Il Comune di Cagliari ha applicato male il regolamento: il locale riavrà i suoi tavolini. Lo ha deciso il Tar, a seguito del ricorso dei gestori di “Scalini”, sopra piazza Yenne, “pizzicati” dalla Polizia locale – per due volte, questa estate – senza alcuna concessione per il suolo pubblico.

Dehors abusivi, dunque. E la stangata non si è fatta attendere: 8 giorni di chiusura (dal 20 al 27 ottobre 2023) e poi l’impossibilità di rilascio di una nuova concessione per i 18 mesi successivi. Una sanzione importante, giustificata – da regolamento – dalla recidiva avvenuta nell’arco di 24 mesi. La decisione dell’amministrazione è stata portata poi in Tribunale, per far chiarezza sulla sua legittimità.

Secondo i legali dei gestori (gli avvocati  Federico e Gabriele Melis) non solo la decisione sarebbe «esagerata» ma ci sarebbero stati degli errori. Dopo la prima violazione, accertata con un verbale il 20 agosto 2023, il Comune non avrebbe infatti contestato il fatto ma neanche preavvisato il locale – con una diffida – delle conseguenze di un’eventuale recidiva. Pochi giorni dopo, il 3 settembre, un nuovo controllo e la maxi stangata.

Ma per i giudici quest’ultima sarebbe illegittima, visto che «al momento della rilevazione della seconda violazione non era stata definitivamente accertata (e, prima ancora, nemmeno contestata) la precedente». Sempre il Tar afferma che non concedere il suolo pubblico per 18 mesi senza prima aver consentito il locale di regolarizzare la propria posizione sarebbe in «contrasto con i canoni di correttezza e buona amministrazione che devono sempre contraddistinguere l’operato dell’Amministrazione». 

Accolto il ricorso di Scalini, il Comune dovrà anche pagare le spese processuali, che ammontano a 2mila euro.

(Unioneonline)

© Riproduzione riservata