Gli automobilisti indagati, imputati o anche condannati per reati stradali presteranno servizio di come “assistenti ai pedoni” per le vie di Cagliari, in virtù di un protocollo d’intesa sottoscritto dal sindaco Paolo Truzzu e da Giacinto Picozza, presidente dell’Afvs – Associazione Familiari e Vittime della Strada, con il patrocinio del Ministero della Giustizia e dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani.

Il progetto – già attivo a Oristano e in altre sei città italiane (Chieti, Arezzo, Pordenone, Udine e Bologna) – si chiama “Ruote ferme, pedoni salvi” ed è stato pensato per chi sia sia reso responsabile di incidenti, guida in stato d’ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti e abbia ottenuto la sospensione del procedimento con messa alla prova oppure ha ottenuto una pena sostitutiva a quelle previste dalla legge.

Nel capoluogo sardo è stato promosso dopo la tragica morte di Daniele Ulver, il bimbo di poco più di un anno travolto e ucciso in via Cadello un anno fa

«Gli imputati/indagati/condannati – spiega una nota – vestiranno i panni di “assistenti pedonali” adeguatamente formati dagli agenti di Polizia Locale di Cagliari, e presidieranno gli attraversamenti pedonali a rischio, agevolando il transito dei pedoni. Ogni utente sarà equipaggiato con pettorina ad alta visibilità e paletta. L’associazione metterà a disposizione della città un totale di 10 utenti in esecuzione penale per reati in violazione del codice della strada».

L’intento è duplice: da un lato di assicurare una maggiore tutela per gli utenti deboli della strada, dall’altro rieducare gli utenti sottoposti a misura alternativa che hanno commesso un reato in violazione al Codice della Strada.

«Tale attività – spiega l’Afvs –  consentirà loro di interiorizzare la gravità del reato commesso e rafforzare sentimenti di legalità, affermando la cultura del bene pubblico. Il progetto “Ruote ferme, pedoni salvi” sarà inoltre a costo zero per l’Amministrazione comunale essendo finanziato dal Fondo Vittime della Strada, istituito dall’Associazione, nel quale convergono le donazioni e i versamenti nell’ambito della messa alla prova e giustizia riparativa».

«Con Cagliari si aggiunge all’elenco delle città che hanno aderito al progetto “Ruote ferme, pedoni salvi – ha sottolineato il presidente dell’Afvs Picozza – un’altra importante realtà territoriale. Abbiamo voluto la sottoscrizione di questo protocollo molto fortemente, soprattutto in seguito alla vicenda che sconvolse la città nel febbraio 2022, quando un motociclista travolse Daniele Ulver, di appena 14 mesi che stava attraversando sulle strisce pedonali con la mamma in via Cadello. Da oggi ci sarà un presidio in più a protezione degli utenti deboli della strada, utile anche alla rieducazione di coloro che hanno infranto il patto con la giustizia».

(Unioneonline/l.f.)

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