Cinquecentomila euro. Questa la cifra stanziata dalla Regione in favore delle attività di via Dettori, a Cagliari, colpite dalla chiusura della strada dallo scorso 8 gennaio. Ma quando i ristori effettivamente arriveranno ai commercianti, resta ancora un’incognita. La preoccupazione cresce col passare delle settimane: «Nella delibera Ras si legge», dice Francesco Alba, titolare di BuffHouse, «che il contributo sarà concesso mediante avviso o bando, con forma e modalità assimilabili ai sostegni Covid, che i più fortunati hanno ricevuto due anni e mezzo dopo».

Insomma, la paura è che le risorse arrivino troppo tardi, quando ormai la situazione economica dei locali sarebbe compromessa: «Sarà come dare ossigeno a un morto». Se possibile poi, il rammarico è aumentato con l’arrivo della primavera: «La settimana prossima sarà Pasqua», prosegue Alba, «e segnerà l’inizio della stagione turistica. Realisticamente sappiamo che almeno per noi sarà impossibile potervi partecipare: una grave ingiustizia, anche per un attività come la mia, che si è sempre distinta come esempio di valorizzazione del nostro Made in Sardegna e non solo». 

Quanto all’evolversi della situazione in via Dettori, si attende l’inizio degli scavi nelle aree interessate per esaminare il sottosuolo, dopo una prima perizia di Abbanoa che non ha evidenziato nessun danno significativo alle condotte. All’interno degli immobili coinvolti invece, già eseguite le perizie e gli accertamenti, mentre tanti residenti proseguono il loro periodo di distacco forzato dalle proprie abitazioni.

(Unioneonline/L.Ne.)

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