I residenti del quartiere della Marina, a Cagliari, scendono in piazza. Troppe e troppo gravi le scene di violenza che hanno insanguinato il quartiere nel giro di poche ore. 

La prima venerdì sera: un tunisino di 25 anni è stato accoltellato alla gola da un gruppo di algerini, vicino a piazza Sant’Eulalia, durante il tentativo di rapina di un telefono. Questa, almeno, la motivazione ufficiale. Per quell’episodio è stato arresto un diciottenne. I connazionali dell’aggredito hanno scatenato anche momenti di tensione all’ospedale Santissima Trinità, luogo del ricovero. 

Ieri sera la vendetta: un algerino è stato colpito da alcune coltellate sotto il mento e alla schiena mentre si trovava tra via Napoli e via Sicilia. Pochi minuti dopo un connazionale è stato raggiunto in piazza Matteotti, forse dallo stesso gruppo che aveva agito poco prima (pare di tunisini) ed è stato ferito da un fendente alla mano, forse nel tentativo di parare il colpo. 

nella fuga, il suo sangue ha macchiato di rosso il pavimento della stazione in numerosi punti. E questa mattina, nell’indifferenza generale, quelle chiazze erano ancora lì. Come un fazzoletto, usato forse per tamponare la ferita, prima intriso e poi irrigidito da rosso secco. Nessuno ha pulito, nessuno lo ha tolto. 

Per mezzogiorno è stato convocato un sit-in in piazza Sant’Eulalia, «vista la situazione di criticità e pericolosità che stiamo vivendo in questi giorni», annuncia Sandra Orrù, portavoce del comjitato “Apriamo le finestre alla Marina”. 

Enrico Fresu

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