Negli ultimi sei anni risulta versata solo una rata del canone di concessione. C’è un buco di 64mila euro nelle casse dell’assessorato comunale alla Cultura: soldi che non sono stati pagati dal Consorzio Camù che gestisce il Centro comunale d’arte e Cultura Exmà, uno dei più importanti di Cagliari.

Dopo lunga attesa, e con numerosi solleciti rimasti senza risposta, gli uffici hanno deciso di iniziare a recuperare il dovuto: il dirigente Marco Zedda ha ordinato la riscossione della fideiussione che era stata depositata a garanzia dello svolgimento del servizio. Si tratta di 10.800 euro, circa un sesto dell’ammanco. Ma potrebbe essere solo l’inizio di un lungo contenzioso. 

Nella determinazione si legge che Camù si prende cura dell’offerta culturale dell’Exmà dal 2012. Nel 2015 il consorzio si è aggiudicato definitivamente “la procedura di gara, relativa alla finanza di progetto” per nove anni. Per ognuno doveva essere versato un canone di 12mila euro. 

Dal Comune sottolineano che “risulta incassato il canone del periodo novembre 2017–aprile 2018 per l’importo di 7.320,61 euro (iva inclusa)”. Ma poi “il Consorzio Camù risulta gravemente inadempiente nei confronti dell’Amministrazione”: l’elenco dei semestri non pagati è lungo e arriva fino a ottobre 2022, per un totale di 64mila euro. 

La situazione non può più considerarsi “mero ritardo, ma una vera e propria omissione del pagamento del canone di concessione” e “non si ravvisa la volontà o la  capacità del concessionario di provvedere al pagamento dei canoni ancora dovuti”. 

Dopo i solleciti senza risposta si passa alla riscossione. La prima. 

(Unioneonline/E.Fr.)

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