Ha suscitato una sdegnata reazione da parte di Amnesty International la notizia secondo la quale Israele non aprirà un’indagine sulla morte di Shireen Abu Akleh, la giornalista palestinese con cittadinanza statunitense di Al Jazeera che l’11 maggio era stata uccisa mentre stava seguendo per lavoro un’operazione dell’esercito israeliano nel campo profughi di Jenin, in Cisgiordania.

Il risentimento è stato espresso da Riccardo Noury, portavoce nazionale della organizzazione per la difesa dei diritti umani arrivato a Cagliari per presentare il corposo rapporto con cui la stessa Amnesty descrive il sistema di apartheid praticato da Israele nei confronti del popolo palestinese.

Noury ha parlato all’Università di Cagliari in un incontro organizzato dal dipartimento di Scienze politiche e sociali, diretto da Mariano Porcu. Con lui al tavolo dei relatori Elisabetta Secchi, responsabile della circoscrizione Sardegna di Amnesty, Nicola Melis, docente di storia e istituzioni dell’Africa.

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