Il prossimo 23 novembre sarà passato un mese dalla chiusura di oltre cento parcheggi al Brotzu, ma una data per riaverli a disposizione ancora non c'è. E per pazienti e operatori i disagi sono notevoli, visto che si tratta del più grande ospedale della Sardegna. «Una situazione vergognosa, che la direzione generale non ha il coraggio di affrontare in maniera definitiva», la durissima denuncia di Gianfranco Angioni di Usb Sanità. Il motivo della chiusura è legato al crollo di un supporto di legno dell'impalcatura dell'impianto fotovoltaico realizzato sopra i parcheggi, che ha danneggiato un'auto in sosta. L'incidente ha portato a ulteriori verifiche, che hanno evidenziato un problema molto più diffuso. Che però, a oggi, non è stato risolto.

«Ormai è chiaro che nessun accorgimento può mettere in sicurezza il pergolato oramai deteriorato e marcio», avverte Angioni. «Le strutture dopo anni di incuria e di mancata manutenzione sono diventate pericolosissime per il pericolo di crollo. È indispensabile bonificare immediatamente le aree con l'abbattimento dei pergolati e restituire le pertinenze al reale utilizzo. Senza soluzioni immediate siamo pronti a richiedere un'ispezione da parte delle autorità, per valutare l'opportunità di mettere sotto sequestro le pensiline».

Nel frattempo, a quattro settimane di distanza, non solo la situazione non è tornata alla normalità, ma è pure peggiorata. «Considerato il reale pericolo, da alcuni giorni è stato interdetto il passaggio presso le pertinenze della preospedalizzazione», conclude Angioni.

(Unioneonline/r.sp.)

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