Una media di un milione di euro al mese. Tanto il Comune di Cagliari ha incassato  dalle multe nel 2023, quando gli agenti della polizia locale hanno comminato 96 mila sanzioni amministrative. Di queste: oltre 5 mila sono legate alla sosta negli stalli  riservati ai residenti, nel centro storico ma anche al Poetto, nel periodo estivo.

«Ma nessun accanimento contro i pubblici esercizi:  basti pensare che sono 145 le violazioni contestate. Ammontano a 59 le sanzioni per violazioni in materia acustica, 86 per violazioni di suolo pubblico». Sono i dati emersi dall’audizione del dirigente del servizio Giambattista Marotto davanti alla commissione Sicurezza del consiglio comunale, presieduta da Marcello Polastri. Il consigliere commenta: «Cagliari è dunque una città perlopiù corretta, che rispetta le regole, perché se i suoi abitanti sono circa 160.000 con impennate estive in stagione turistica. Le multe sono quindi contenute per l’arco di un anno». L’ammontare invece emerge dalle determinazioni dirigenziali che incamerano l’ammontare. 

Sulla somma finale incide anche il sistema imposto per il pagamento, criticato dall’esponente del Pd, Camilla Soru: «Hanno voluto far emergere che le sanzioni contro i locali sono state poche», spiega, «ma se prendo una multa per divieto di sosta, la pago e finisce lì. Invece un ristoratore, per esempio, che magari ha sconfinato dalla concessione anche di qualche centimetro, paga la prima multa, poi si vede sospendere l’autorizzazione a piazzare i tavoli all’esterno. E dopo mesi riceve anche una ulteriore multa, a volte di migliaia di euro. Dipende dal regolamento comunale», sottolinea Soru, che deve essere cambiato». 

«Va detto che l’atteggiamento dei vigili», sostiene invece Polastri, «è un atteggiamento proattivo, educativo, mai “da sceriffo”, al di là di alcune polemiche perlopiù esagerate».

(Unioneonline/E.Fr.)

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