Tensione per una bandiera palestinese nella curva sud della Unipol Domus, durante il match tra Cagliari e Salernitana. 

Nel primo tempo un giovane abbonato ha esposto il vessillo del popolo dei gazawi, per manifestare solidarietà nei confronti di coloro che da mesi vivono (e muoiono a migliaia) sotto i bombardamenti israeliani. 

Ma quella bandiera non poteva entrare. Non perché fosse pro Palestina, ma perché, come gli striscioni, doveva essere autorizzata, secondo il regolamento dello stadio. In teoria avrebbe dovuto essere vagliata ai tornelli, ma il ragazzo è riuscito a  portarla con sé superando i controlli. 

Uno steward ha chiesto che il vessillo venisse rimosso. In un primo momento il giovane ha acconsentito, poi lo ha ripiazzato. Così è stato necessario un altro intervento dello steward ma stavolta la reazione del ragazzo è stata molto meno conciliante. 

 Sugli spalti sono arrivati gli agenti della Digos, che hanno portato via il giovane. Lui ha dimostrato di essere molto recalcitrante rispetto alle procedure di identificazione. Tanto che i poliziotti hanno dovuto utilizzare la forza per farlo tornare a più miti consigli: nessuna violenza ma un intervento deciso, di fronte alla resistenza veemente. 

Stando ad alcune testimonianze, qualcuno avrebbe provato a riprendere  la scena con uno smartphone, ma le forze dell’ordine glielo avrebbero impedito.

Ora in Questura si dovrà decidere se procedere con una denuncia nei confronti del tifoso. 

Enrico Fresu  

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