Sono circa 800 i bambini affetti da malattie rare dell’Isola, che regolarmente si recano a Cagliari per ricevere le cure di cui hanno bisogno. O perlomeno sperano di ricevere. Perché, secondo quanto denuncia il segretario di Fials, Giampaolo Cugliara, «si vedono costantemente negare le cure o procrastinare le stesse con tempistiche inaccettabili, destinate», spiega, «a produrre non miglioramenti delle condizioni di questi piccoli pazienti, ma perdita dei risultati raggiunti con conseguenti peggioramenti delle condizioni di salute e di vita di tutto il nucleo familiare».

Tante le segnalazioni che i genitori dei piccoli pazienti hanno già fatto arrivare, gli stessi che spesso son costretti a trovare soluzioni alternative: «Perché si devono costringere questi bimbi a migrare in altri centri d’Italia con costi, purtroppo, non sempre affrontabili dalle famiglie?», chiede Cugliara. «Questi sono bimbi che necessitano di cure costanti, di protesi, carrozzine, botulino, tossina per alcuni salvavita, perché nella nostra terra la sanità è sorda?».

Ecco che Fials chiede che si passi ai fatti: «Questo ambulatorio è un punto di riferimento regionale, non provinciale. Si chiede alla Regione», conclude Cugliara, «di intervenire, di dare risposte e non promesse perché le promesse non curano, e i bambini, tutti hanno bisogno di cure».

(Unioneonline)

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