Ancora nessuna traccia dell’ordinanza di Christian Solinas che dovrebbe ripristinare i controlli in porti e aeroporti sardi.

Era stata annunciata per la giornata di ieri, ma ancora non è arrivata. C’è attesa nell’Isola, dove in molti vorrebbero un ripristino dei tamponi visto il forte incremento dei contagi che fa della Sardegna la Regione con la più alta incidenza d’Italia, secondo l'ultimo monitoraggio dell’Iss.

C’è attesa anche per capire alcuni aspetti del provvedimento. In primis, è stato annunciato che i test saranno effettuati solo per i passeggeri provenienti da alcuni Paesi in cui impazza la variante Delta. Quali sono, visto che la mutazione indiana è ormai prevalente in mezza Europa, Itala compresa? Un altro aspetto da chiarire: saranno test a tappeto o a campione? E infine, quale personale sarà impiegato? Come sappiamo bene, il Corpo Forestale e la Protezione Civile sono fortemente impegnati – succede ogni estate – sul fronte incendi.

"Ripristiniamo un'intensificazione dei controlli rispetto agli arrivi dai Paesi che, in questo momento, hanno il più alto tasso di incidenza di casi dovuti alla variante Delta", aveva annunciato ieri il governatore.

Non senza una nota polemica nei confronti del governo nazionale e dell’Unione europea: "Purtroppo ancora una volta la Sardegna dovrà provvedere da sé. Questi controlli si sarebbero dovuti svolgere alla fonte, cioè agli imbarchi prima della partenza".

Solinas ha anche definito la situazione epidemiologica “sotto controllo”, perché “le ospedalizzazioni sono basse e non sono proporzionali ai casi di positività”.

(Unioneonline/L)

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