Arredi obsoleti, infiltrazioni di umidità, elettrodomestici non funzionanti. Una situazione che perdura da anni. E sono solo alcuni dei problemi della casa dello studente di via Businco a Cagliari.

Un sondaggio anonimo effettuato tra i coinquilini dello stabile ha evidenziato i molteplici disagi che i 154 studenti fuori sede vivono.

L’edificio, dotato di 118 camere, è ormai snobbato a causa delle sue condizioni da molti universitari, che preferiscono rinunciare alla stanza assegnata.

Le lamentele più ricorrenti riguardano la mancanza o il mal funzionamento di elettrodomestici come frigoriferi o lavatrici, spesso presenti in numero inferiore rispetto al necessario. Ma anche problemi di convivenza tra coinquilini, come il mancato rispetto degli spazi privati.

Problemi che, nonostante le segnalazioni e le richieste di trasferimento, non sono stati in alcun modo risolti. Infine, questioni burocratiche come il limite massimo di assenze, 40 giorni ogni tre mesi, ritenuto troppo basso da alcuni studenti.

«Sono criticità che ho vissuto in prima persona», afferma Michele Tidili, rappresentante degli studenti nella casa di via Businco. «Gli arredi sono vecchi, gli armadi si sbriciolano. Molti problemi sono stati segnalati ripetutamente agli uffici addetti. Ma ormai molti dei coinquilini si sono rassegnati e rinunciano ad inviare le segnalazioni».

Sulla situazione è intervenuto anche il presidente dell’Ente del diritto allo studio Cosimo Ghiani: «Un mese fa ho visitato la casa dello studente di via Businco, i disagi per gli studenti esistono e sono piuttosto gravi. Ritengo che questo sia uno dei casi più importanti da trattare e fin dal mio insediamento lavoro per risolvere questo problema.  Si tratta di una struttura vergognosa, abitabile ma con standard inadeguati».

Ghiani illustra poi i progetti per il futuro, comprendenti cucine nuove e una zona fitness. «Il nostro obbiettivo è quello di adeguare lo stabile alle altre case dello studente, tutti i fuori sede hanno gli stessi diritti. Non potremo raggiungere i livelli della nuova casa di Viale La Playa ma vorremmo almeno creare una zona in cui gli studenti possano vivere piacevolmente. I lavori per il rifacimento delle stanze sono già iniziati e posso dirmi fiducioso  anche per l’avvio degli adeguamenti».

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