Anche il sindaco di Cagliari Massimo Zedda e l'assessore degli Affari Generali della Regione Sardegna Filippo Spanu si schierano con i sindaci "disobbedienti" e contro il decreto sicurezza Matteo Salvini.

"Siamo dalla parte dei sindaci in grave difficoltà per gli effetti del decreto, non possiamo lasciarli soli e intendiamo ribadire la richiesta di avviare immediatamente un confronto con il governo che nega a molte persone servizi essenziali e pone gli amministratori locali di fronte a seri problemi sul fronte dell'ordine pubblico e della sicurezza", dichiara Spanu.

"I richiedenti asilo che si vedono negare accoglienza e servizi diventano fantasmi con i rischi che ciò comporta per tutti i cittadini" continua l'assessore che ha la delega in materia di flussi migratori.

"Si delineano - dice ancora Spanu - scenari di grande incertezza. Lo Stato riduce i fondi e ridimensiona i servizi a favore dei richiedenti asilo e i sindaci sono costretti a chiedere aiuto alla Regione per mantenere in vita il sistema dell'accoglienza, che noi continuiamo a sostenere".

Zedda invece non annuncia nessun atto di disobbedienza, ma si schiera anche lui apertamente contro il decreto Salvini. "Renderà le nostre città più insicure", spiega all'Ansa. "Il governo, non essendo capace di garantire lavoro e sviluppo, pensa di distrarre l'attenzione con i temi della sicurezza: io mi riconosco nelle parole di Mattarella, la sicurezza c'è se tutti sentono rispettati", dichiara il primo cittadino.

E ancora: "Con l'associazione dei comuni stiamo definendo quali azioni portare avanti in queste ore perché siano rispettati i principi costituzionali e perché venga modificato il decreto".

(Unioneonline/L)
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