All’aeroporto di Cagliari arrivano i francesi a vendere prodotti tipici sardi. Va via Bonu, che nello scalo lo ha fatto per 25 anni: un’attività sarda che da sempre lavora sul mercato delle prelibatezze enogastronomiche dell’Isola. Più che della globalizzazione, la “colpa” è di un bando della Sogaer, società di gestione del Mario Mameli, indetto per l’assegnazione degli spazi di vendita al piano partenze:  a vincere è stato il gruppo Lagardère, un colosso internazionale del settore del commercio.  

L’annuncio della chiusura con il sapore più della beffa che di mirto e pabassinas, è della famiglia Bonu, guidata da Gianni, che ha fondato il marchio e vende prodotti sardi, spedendoli in tutto il mondo. 

«Si chiude un capitolo importante per la nostra azienda, per la nostra famiglia. Un capitolo iniziato 25 anni fa quando, ancora nel vecchio aeroporto, aprimmo il nostro primo punto vendita». Storia, quindi.

Con cinque lustri «di duro lavoro, di impegno, di fatica sempre accompagnati dalla passione, dedizione e amore per il nostro lavoro e per la nostra terra, la Sardegna». 

Chi partiva, turisti e non solo, spesso passava da Bonu e comprava un po’ di sapori dell’Isola: «In questi anni, centinaia di migliaia di persone hanno potuto portare nelle loro case, in giro per il mondo, le eccellenze della nostra terra». 

La Sogaer ha indetto una gara per affidare lo spazio. Bonu ha partecipato, proponendo anche un canone d’affitto elevato. «Ma abbiamo perso», spiegano dalla famiglia Bonu, «a sostituirci sarà la società francese Lagardère, che venderà prodotti enogastronomici sardi». Nessun commento ulteriore: basta l’affermazione. 

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