Addio Fisy D'Aquila, scompare un simbolo della cagliaritanità
Muore a 75 anni dopo una lunga malattia uno degli esponenti di punta della nota famiglia di imprenditori balneari
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È morto ieri, a 75 anni e dopo una lunga malattia, Fisy D’Aquila, un simbolo della cagliaritanità.
Quand'era ragazzo correva i rally con l'Alfa Romeo che gli metteva a disposizione Gigi Riva. E da adulto si è tolto anche la soddisfazione di recitare in una serie tv con Valerio Mastrandrea in cui interpretava il capo di una banda criminale che si muoveva nel mondo dei locali notturni.
Non solo: è stato anche agente pubblicitario, editore, gestore dello stabilimento balneare di famiglia e, dicono, ispiratore del fumetto cult “Fisietto” che i fratelli Bruno e Paolo Tremulo avevano creato alla fine degli anni Novanta.
D’Aquila, cagliaritano doc, si era laureato in Scienze politiche, si era sposato prima con Marisa e più recentemente con Andrea, una donna ceca di cui era innamorato.
Numerose le storie che si raccontano a Cagliari sulla sua vita. Una su tutte: una volta una donna entrò nel suo ufficio e gli chiese di spostare i vicini di ombrellone perché avevano un figlio di colore. Lui le restituì l'assegno dell'abbonamento stagionale e le disse di non farsi più vedere.
(Unioneonline)
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