Sarà l’autopsia, fissata per domani mattina, a chiarire le cause del decesso di Mario Romani, il cuoco di 42 anni trovato morto nella sua abitazione di via Is Cornalias, al terzo piano di una palazzina popolare di Is Mirrionis. L’ipotesi dell’omicidio, non totalmente abbandonata nelle indagini dei carabinieri del nucleo investigativo e delle Compagnia dell’Arma di Cagliari, stanno però lasciando spazio anche ad altre ipotesi. Le ferite riscontrate sulla nuca potrebbero essere state provocate dalla caduta, quando il 42enne, colpito da un malore, sia crollato sul pavimento della cucina, dove l’ha trovato il fratello questa mattina dopo diversi tentativi di mettersi in contatto andati a vuoto.
A far scattare l’allarme per una morte violenta era stata anche la condizione dell’appartamento, trovato a soqquadro degli inquirenti.
Mario Romani, che svolgeva la sua professione di cuoco durante il periodo estivo, era riverso a terra. Intorno, il caos. La porta d’ingresso non aveva subito alcuna effrazione. Era chiusa ma senza alcun passante. Anche questo aveva fatto ipotizzare la presenza, in casa, di qualcuno che Romani magari conosceva. Le indagini dei carabinieri del Ris potrebbero svelare altri retroscena.
«Una brava persona, magari silenziosa ma perbene». così lo descrive una vicina di casa, un’anziana donna che lunedì sera l’aveva visto affacciato al balcone mentre parlava al cellulare.
Nella palazzina nessuno sembra aver udito grida o richieste d’aiuto.
Oggi in tarda mattinata il medico legale Roberto Demontis, dopo aver esaminato il corpo, ha escluso segni di violenza. «Aspettiamo l’autopsia, sono necessari ulteriori approfondimenti», le avare parole dell’anatomopatologo.
In via Cornalias è arrivato anche il padre Paolo Romani. «Non so che dire, non ho le forze».
Seduto davanti all’ingresso della palazzina di quattro piani, l’anziano genitore, che aveva acquistato la casa per poi metterla a disposizione del figlio, attende di poter salire nell’appartamento dove i Ris stanno completando i rilievi.

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