Sarà Yayi Bayam Diouf, vicesindaca di Thiaroye-sur-Mer e fondatrice del collettivo femminile senegalese Coflec, la protagonista dell’incontro pubblico in programma domani, mercoledì 8 ottobre, alle ore 18 al Foyer del Teatro Massimo, nell’ambito delle iniziative legate all’assemblea dell’Onu dei Popoli.

Ospite in città per l’edizione nazionale dell’evento, che culminerà il 12 ottobre con la Marcia della Pace Perugia-Assisi, Diouf è stata ricevuta oggi in Municipio dal sindaco Massimo Zedda, con cui ha discusso di possibili collaborazioni tra Cagliari e Thiaroye-sur-Mer, città senegalese affacciata sull’oceano Atlantico, alle prese – come molte località costiere – con l’erosione marina e gli effetti del cambiamento climatico.

«La pace e la solidarietà tra i popoli sono tematiche universali», ha dichiarato Zedda. «Lavoriamo per condividere buone pratiche tra Comuni e sviluppare, insieme alla Regione, progetti transfrontalieri». 

Ma il cuore della visita di Yayi Bayam Diouf resta la sua missione sociale. Dopo aver perso il figlio durante la cosiddetta "crisi delle piroghe", tra il 2006 e il 2010 – periodo in cui centinaia di giovani senegalesi persero la vita tentando la traversata in mare verso l’Europa – Diouf ha fondato il Collectif des femmes pour la lutte contre l’émigration clandestine au Sénégal (Coflec), un’organizzazione che coinvolge le donne nella lotta contro le cause profonde dell’emigrazione irregolare.

Attraverso il collettivo ha creato un centro di formazione per ragazze, dotato anche di un consultorio per aspiranti migranti regolari. Il suo impegno l’ha portata a rompere anche gli stereotipi di genere: è stata infatti la prima donna a diventare pescatrice nella sua comunità, Thiaroye-sur-Mer, sobborgo costiero di Dakar.

All’incontro di domani al Teatro Massimo, che rientra nel cartellone di “Cagliari Città della Pace”, Diouf sarà intervistata dalla giornalista Elena Laudante. A concludere la serata, gli interventi istituzionali del sindaco Zedda.

(Unioneonline/Fr.Me.)

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