In migliaia in fila a Cagliari per poter entrare a Tuvixeddu, la necropoli fenicio-punica più grande del Mediterraneo, in occasione della Primavera del Fai (Fondo Ambiente Italiano). La visita al colle, dove si trovano scavate nella roccia le tombe a pozzo, è stato un successo. Il sito, in genere non accessibile, è stato aperto per la giornata del Fai.

Sono visitabili, per ora, poco più di mille tombe, in uno dei cimiteri più antichi che in parte deve essere ancora valorizzato. A far da guida non solo gli esperti del settore ma anche gli alunni delle scuole medie Foscolo di Cagliari che hanno illustrato ai visitatiri, radunati in gruppi, le caratteristiche del sito. Questa mattina si sono svolte iniziative ambientali e culturali anche a Monte Claro.

A Sassari, invece, aperta al pubblico la chiesa campestre di S. Eusebio di Kitarone, d'epoca romanica, alla periferia della città e il giardino barocco di Santa Maria di Pisa con l'annessa cappella, oggi di proprietà del Pontificio Istituto Missioni Estere (Pime), ma appartenuto in passato a Michele Perez de Guassyllo - a cui fu infeudata dal Re d'Aragona nel 1329 - e successivamente al Conte d'Ittiri, don Antonio Ledà.
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