Il Gup del Tribunale di Cagliari, Cristina Ornano, ha inflitto 20 anni di carcere a Vincenzo De Crescenzo e 18 al padre Antonio, 14 al fratello Roberto e cinque alla sorella Vanessa. Pesanti le condanne anche per Giampietro Arru (nove anni di carcere), Pietro Paolo Campus (10 anni), Vincenzo Cattolica (sei anni), Gialuca Corona (sei anni), Giorgio Corona (10), Giangiacomo Faenza (sei anni e otto mesi), Giovanni Galiotto (14 anni), Patrizia Giua (otto anni), Majda Leba (cinque anni), Flavio Loddo (10 anni), Gonario Marras (nove anni) Giorgio Masala (12 anni), Gaetano Morreale (nove anni), Vincenzo Pagano (12 anni), Simone Pili (otto anni), Davide Piredda (10 anni), Anna Pittalis (cinque anni), Jader Schirru (otto anni), Andrea Silvano (sei anni e sei mesi), Giovanni Tomera (cinque anni), Leba Gojrat (12 anni) e Michele Cherchia (14 anni di carcere). Assolta, invece, Lucia Onorato. Accolte le richieste del pubblico ministero Danilo Tronci che aveva coordinato le indagini dei Carabinieri sfociate in una lunga serie di arresti tra la Sardegna e la Campania. Agli ideatori dell'organizzazione il giudice ha riconosciuto l'associazione per delinquere che, invece, è caduta in alcuni singoli casi. Secondo l'accusa il traffico avveniva anche attraverso le navi della Tirrenia con la banda che riusciva anche a far entrare la droga in carcere attraverso la guardia penitenziaria Pierluigi Congiu, condannato a cinque anni.
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