Cagliari, tornano le prostitute in centro:la protesta dei residenti in Viale Trieste
Nel 2007 ci fu la "tolleranza zero" ma dopo quasi quattro anni la situazione sembra essere tornata la stessa. Ora le strade adiacenti a viale Sant'Avendrace sono di nuovo animate da un via vai di clienti. E con il ritorno delle lucciole non mancano gli episodi criminali ai danni delle stesse ragazze che spesso vengono picchiate o rapinate.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
In via Cedrino quasi non ci fanno più caso: tutte le sere, dopo il tramonto arriva lei. Rumena, a occhio e croce venticinque anni, esercita dalle sei fino a notte fonda. E allora: via vai di clienti, le auto che si fermano un secondo per contrattare, mentre gli abitanti parcheggiano la macchina e salgono a casa con le buste della spesa. In viale Trieste, a una manciata di metri, un'altra rumena inizia a lavorare appena chiude il distributore: borsetta e basco bianco, giubbotto di pelle, aspetta gli uomini seduta sul muretto che guarda il palazzo della giunta regionale di viale Trento.
CENTRO CITTÀ Siamo a poche centinaia di metri dalle sedi del potere regionale e comunale: da queste parti nigeriane, rumene e sarde si spartiscono il mercato dell'amore a pagamento con un'organizzazione che copre quasi tutte le 24 ore: «Ci sono dalla mattina presto, non danno un minuto di tregua», racconta chi abita da queste parti. Negli anni, nelle strade del quartiere che si sviluppa alle spalle di viale Sant'Avendrace, le hanno provate tutte: petizioni, lettere al sindaco. Pure un esposto indirizzato a prefetto e questore. È cambiato poco e, anzi, negli ultimi tempi si sono aggiunte le rapine. Tre negli ultimi sei mesi. A novembre una prostituta rumena è stata tramortita con una pistola elettrica. Quattro ragazzi le hanno portato via la borsa, due cellulari e 120 euro.
MICHELE RUFFI