E' lui il facoltoso "ambientalista" che si è aggiudicato all'asta, per quasi 3 milioni di euro, una delle splendide isolette dell'Arcipelago di La Maddalena, famosa per la sua spiaggia rosa. Un paradiso incontaminato di 1.610.153 metri quadri dove non è possibile costruire nulla, visti i pesanti vincoli paesaggistici e ambientali che gravano sull'area: non ci si può neanche mettere piede se non si è accompagnati dal personale del Parco.

Ma chi è il misterioso e facoltoso manager che ha comprato Budelli? Il neozelandese Hart risulta essere Ceo di Commonwealth Bank of Australia, con un ruolo nell’alta dirigenza e responsabilità di vertice nei processi di modernizzazione e negli investimenti (2 miliardi di dollari) con tecnologie di banking online. Si dice sia rispettosissimo e attentissimo all'ambiente e per sgomberare il campo dagli equivoci sia il suo rappresentante in Sardegna Giovanni Angelo Mura, sia l’avvocato fiorentino carlo Ugo Mastellano, hanno assicurato che a Budelli non toccherà una pietra, che lascerà tutto com’è. Sul suo impegno di ambientalista, però, risultano solo informazioni generiche: “Ha effettuato operazioni di conservazione del paesaggio in varie parti del mondo”, come riporta anche l'edizione online del Corriere della Sera.

ATTESA PER L'ARRIVO - Ora il presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago e, con molta probabilità il sindaco della Maddalena, lo aspettano. "Il mio cliente è un vero ambientalista, innamorato di Budelli e dell'arcipelago della Maddalena da decenni - ha spiegato l'avvocato gallurese Giò Mura - un neozelandese impegnato nell'autentica conservazione della flora e della fauna marina e terrestre. Ha vissuto in varie parti del mondo ed è coinvolto in significativi progetti di conservazione marina e terrestre in vari siti". In ogni caso, il presidente del Parco ha già rassicurato tutti: "Aumenteremo i limiti sull'Isola di Budelli, un bene paesaggistico da lasciare alle generazioni future. Sul bene permangono vincoli che ci saranno sempre, probabilmente verranno aumentati: stiamo cercando di percorrere la strada del potenziamento dei vincoli, con il passaggio al livello di 'massima tutelà e di 'riserva integralè che consentirebbe, in caso di eventuali interessi speculativi, non si potrebbe far nulla, neanche il recupero e il restauro dell'unica costruzione dell'Isola".

I GEOLOGI - Ma sulla vicenda hanno preso posizione anche i geologi che hanno definito l'isola un "vero e proprio bene monumentale geologico e ambientale" chiedendo nel contempo che Budelli divenga un "bene inalienabile dello Stato". Il presidente dell'Ordine dei Geologi della Sardegna, Davide Boneddu, ha sottolineato che è "un errore cedere ai privati l'isola di Budelli, uno scorcio di inestimabile bellezza e valore della costa nord orientale della Sardegna. E' assolutamente prioritario che lo Stato, e nello specifico il ministero dell'Ambiente, oltre che Regione e istituzioni locali facciano la loro parte, modificando se necessario i limiti imposti dalla Legge di stabilità 2013 e attivandosi quanto prima per consegnare in via definitiva l'isola all'Ente Parco della Maddalena. Budelli non è solo uno scrigno ambientale di valore incalcolabile da tutelare, ma anche un biglietto da visita sia dell'Arcipelago della Maddalena che dell'intera economia turistica della regione". Mentre il vicepresidente dell'Ordine, Antonello Frau, ha ribadito che è prioritaria l'attivazione del "Ministero dell'Ambiente per far valere il proprio diritto di prelazione sull'acquisto dell'isola di Budelli, diritto che scadrà il 2 gennaio 2014".
© Riproduzione riservata