I responsabili di una rapina in stile "Arancia Meccanica" messa a segno a fine luglio in un'abitazione di Bottida, ai danni di due anziani coniugi, sono stati arrestati dai carabinieri grazie alle riprese di una telecamera a circuito chiuso che i derubati avevano installato nel corridoio dell'abitazione. Nelle immagini acquisite dai militari della compagnia di Bono si vedono tre giovani armati che fanno irruzione nell'abitazione di via Canonico Tilocca e dopo aver scaraventato per terra senza alcuna pietà la padrona di casa, Martina Galistru, di 66 anni, iniziano a rovistare alla ricerca di armi e denaro. La donna e il marito, Salvatore Pala, invalido di 71, non hanno potuto far niente e poco dopo i tre sono fuggiti con 400 euro. La padrona di casa aveva anche provato a dare l'allarme attraverso un telecomando ma i rapinatori glielo avevano impedito bloccandole con violenza un braccio. La svolta nelle indagini si è avuta il 4 agosto scorso quando uno dei presunti rapinatori, Salvatore Lattone, di 27, di Bono, evaso a giugno dal carcere di Iglesias dopo un permesso, era stato fermato dai carabinieri di Ozieri con una pistola argentata cal. 9 per 21, molto simile a quella vista dagli inquirenti nelle immagini della telecamera a circuito chiuso della casa dei rapinati. Dopo la richiesta di custodia cautelare della Procura della Repubblica di Nuoro, a Lattone è stato notificato il provvedimento nel carcere di Sassari dove è rinchiuso da agosto. In carcere a Badu è Carros è finito anche Marco Gaggioli, di 20, di Bono. Mentre è ancora latitante il terzo componente della banda su cui sono ancora in corso accertamenti.
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