La Regione Sardegna, storicamente in disavanzo, chiude ora i bilanci in avanzo di amministrazione, ma nei conti - finalmente tornati sostanzialmente in ordine - i giudici contabili registrano una lentezza della facoltà di spesa, tanto che molte risorse ricevute nell’anno della pandemia per contrastare la crisi sono rimaste in cassa.

Luci e ombre della relazione della Corte dei Conti che ha parificato il rendiconto generale della Regione, nell’esercizio 2021. Davanti alle sezioni riunite, quella di controllo e quella giurisdizionale, la presidente della Corte, Donata Cabras, ha dunque pronunciato la regolarità del rendiconto, dopo la richiesta del procuratore regionale Bruno Tridico.

«Si vuole fin da subito sottolineare»,  ha detto la giudice relatrice Cristina Ragucci, «che sul lato della spesa il mancato utilizzo di risorse previste in bilancio ha generato un minor volume di impegni rispetto agli stanziamenti finali»

Presente all’udienza delle sezioni riunite della Sardegna anche il presidente della Corte dei conti, Guido Carlino, cosi come l’assessore regionale al bilancio Giuseppe Fasolino (il governatore Christian Solinas è a Roma per un incontro col ministro Calderoli sulle autonomie).

«La situazione in cui abbiamo amministrato»,  ha detto Fasolino, «era straordinaria e l’abbiamo fatto con l’obiettivo di svolgere il miglior compito per i cittadini. Abbiamo sempre operato seguendo le critiche della Corte dei conti, e molti risultati li abbiamo raggiunti con un bilancio che per la prima volta ha coperto il disavanzo».

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