Arieddas e Abbamele le migliori trattorie sarde per il Gambero rosso
Settanta le attività isolane segnalate, sedici i nuovi ingressiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
È tempo di riconoscimenti, di quelli da mettere fuori dalla porta di ristoranti, osterie e bistrot. Nell’attesa del 5 novembre, quando a Modena si sveleranno le nuove stelle della Michelin, oggi è il giorno del Gambero Rosso e della sua Guida Ristoranti 2025 che ha presentato al Teatro Eliseo a Roma i 2425 locali visitati e recensiti dalla guida.
Una guida che segue il cambiamento dei tempi, attraverso una nuova narrazione e l’inserimento di nuovi premi speciali, per rendere omaggio a una cucina sempre più diretta e meno arzigogolata nelle presentazioni e negli ingredienti, ma che vuole stare al passo con una contemporaneità che richiede sì perfezione, ma anche semplicità di intenti e di gusto. «Tempi più stretti e ricette più snelle: i tre ingredienti per piatto sono ormai legge non scritta, via le presentazioni barocche e servizio meno ingessato, che si accompagna alla ricerca di ingredienti freschi e locali I clienti cercano ambienti accoglienti e un'esperienza più informale» — ha commentato, infatti, anche Lorenzo Ruggeri, direttore del Gambero, in apertura della cerimonia di premiazione.
Accanto ai nomi più famosi, quelli che dettano le linee dell’alta ristorazione, con Niko Romito e il suo Ristorante Reale a Castel di Sangro, in provincia de L’Aquila, e con Enrico Crippa e il suo Piazza Duomo ad Alba, nel cuore del tartufo, c’è anche una lunga lista di insegne sarde, a testimonianza di come l’offerta gastronomica nell’Isola sia sempre più un fatto culturale e non solo turistico. Sono settanta, infatti, i ristoranti presenti tra le pagine, con ben sedici nuovi ingressi, che vedono una predominanza del capoluogo sardo, sempre più pronto ad accogliere nomi e proposte per un panorama di clienti che oggi non si accontenta più, ma che anzi mette al primo posto l’esperienza gastronomica sia che si viva in città, sia che si arrivi a Cagliari per un soggiorno turistico.
Due i nomi sardi che si sono distinti maggiormente, con l’assegnazione dei tanto ambiti Tre Gamberi: Arieddas in Marmilla, primo esempio in Sardegna (la proprietà è di Su’ Entu) a offrire un ristorante all’interno di una cantina, e Osteria Abbamele in Barbagia, dove lo chef Mauro Ladu porta la sua idea di cucina territoriale, ammantandola di tecniche contemporanee. «I Tre Gamberi rappresentano davvero tanto per noi» — ha detto commosso Francesco Vitale, chef di Arieddas, che opera con la consulenza dello chef romagnolo Pier Giorgio Parini — «Ci spinge a impegnarci ancora di più in quel percorso che abbiamo deciso di intraprendere sin dall'inizio, valorizza il lavoro quotidiano della nostra squadra e dei nostri produttori attraverso i quali riusciamo a raccontare la Marmilla sulla tavola. Grazie a loro abbiamo dato luce a un territorio che merita di essere raccontato e noi siamo felicissimi di far parte di questo scambio culturale». Un racconto del territorio che è lo stesso che si incontra negli altri locali premiati con i diversi riconoscimenti, tra cui anche il nuovo simbolo dei Bistrot, i Tavolini con otto insegne sulla guida e ben quattro con Due Tavolini: da segnalare la presenza, in questo caso, di Raices, a Sant’Antioco, della giovanissima Simona Balia, vincitrice lo scorso anno del Girotonno insieme a Federico Durzu. Due Gamberi sono andati poi La Rosa dei Venti di Sennariolo e La Locanda dei Buoni e Cattivi a Cagliari.
Tante anche le Due Forchette, per la precisione ne sono state assegnate ventuno. Luigi Pomata è in cima alla classifica con quella sua cucina creativa e dinamica, insieme a Terra, il ristorante di Palazzo Tirso che vede alla guida Alessio Signorino insieme a Valerio Fermani, entrambi cresciuti alla scuola dell’Enoteca Pinchiorri di Firenze. Ci sono poi gli stellati Fradis Minoris di Pula, che riconferma anche quest’anno iconfermata anche la Forchetta Verde, a pari merito con stesso punteggio con Fuoco Sacro del Petra Segreta Resort a San Pantaleo e la new entry Da Thomas a Santa Teresa Gallura. Sopra gli 80 punti anche I sarti del gusto e Josto a Cagliari, La Saletta e Rafel ad Alghero, Da Nicolò a Carloforte e Il Mattacchione a Olbia, Mema a Pula, Arke a Quartu Sant'Elena, La Spigola a Golfo Aranci, Da Andrea, Al tonno di corsa, entrambi a Carloforte, Sa Cardiga e Su Schironi a Capoterra, Amano (che si aggiudica anche il premio speciale Miglior Qualità Prezzo), Chiaroscuro a Cagliari e Musciora ad Alghero.
«Una Sardegna che esce a testa alta dalla nuova edizione della Guida dei Ristoranti, frutto della nuova linea editoriale del Gambero Rosso, secondo la quale non basta più cucinare bene per essere premiati e riconoscibili, ma è importante dare valore ai progetti, ai temi e alle idee di ristorazione» - ha dichiarato anche Giuseppe Carrus, curatore della Guida Vini del Gambero Rosso e volto televisivo di Gambero Rosso Channel. «Non a caso su quest’edizione vengono premiate due trattorie con i Tre Gamberi, che hanno fatto capire cosa significa fare la trattoria di alta qualità con la valorizzazione massima del territorio e delle materie prime, dove le ricette e i piatti non sono tradizionali ma dalla tradizione sanno trarre ispirazione. Per quando riguarda i ristoranti sardi, direi un’ottima prova dell’Isola, anche senza Tre Forchette. I punteggi sono molto alti e con tante Due Forchette. Allo stesso modo grande performance per bistrot, griglierie e wine bar. Una guida dei ristoranti, non è un concorso, non c’è un vincitore e un vinto, la Sardegna non è riconoscibile non solo per i premi che sono importanti, ma non esauriscono il fermento della ristorazione Sarda, che con 70 ristoranti in guida e con punteggi molto importanti ci fa guardare alla nostra regione con un pizzico di soddisfazione”.
Che sia un concorso o meno, è ovvio però che la guida sia senza dubbio un riconoscimento importante per chi è dentro. E ora tutti in attesa e con il fiato in sospeso per i nomi che butterà fuori "La Rossa" (la Michelin per gli addetti al settore): ci saranno sicuramente alcune novità anche per la Sardegna.