Antincendio, due strade possibili per revocare il bando della discordia
Una legge o una delibera, i volontari hanno intanto comunicato la sospensione dello stato d’agitazione e chiesto al presidente del Consiglio Michele Pais di fare da garanteCi sono due strade percorribili per la revoca del bando antincendio da tre milioni di euro che affida a privati il servizio integrativo del pattugliamento delle strade.
Quella proposta dall’assessore all’Ambiente Gianni Lampis è un disegno di legge da approvare prima in Giunta e poi in Consiglio regionale, e che conterrà disposizioni per la revoca e per la destinazione delle stesse risorse al sistema operativo già in campo nella Regione Sardegna. L’altra via – quella preferita dalle opposizioni e dalle stesse associazioni di volontariato “escluse” dal bando – una delibera di Giunta con il riposizionamento delle somme nei giusti capitoli di spesa.
È quanto emerso dall’incontro dei rappresentanti delle associazioni di volontariato di Protezione civile e dei barracelli con i capigruppo, il presidente del Consiglio regionale, l’assessore e il dg di Protezione civile Antonio Belloi, e poi dalla riunione di Lampis e Belloi con le stesse associazioni e la struttura tecnica dell’assessorato.
Al vertice in Consiglio i volontari hanno comunque comunicato la sospensione dello stato d’agitazione in attesa che sia individuato il percorso più idoneo, e chiesto al presidente del Consiglio Michele Pais di fare da garante perché si individui nel più breve tempo possibile la procedura per la revoca del bando.
“La volontà è chiara, unica e inequivocabile – ha detto Pais – verso il coinvolgimento e condivisione di tutte le strutture operative del sistema regionale che concorrono alla campagna antincendi boschivi, di cui il mondo del volontariato è una parte preziosa e insostituibile. Ora si tratta solo di individuare il procedimento necessario e più agile per definire la decisione assunta unanimemente”.