Con la stagione estiva in arrivo l’Isola si prepara a gestire l’emergenza dei roghi. Peccato che l’antincendio in Sardegna «sia ridotto all’osso», tanto che il caso è finito in Parlamento. Lo sottolinea in un’interrogazione ai ministri dell’Ambiente, Interno, Difesa e per la Protezione civile la deputata sarda Francesca Ghirra (Avs), che chiede rassicurazioni e soluzioni per l’Isola dove «ogni anno bruciano decine di migliaia di ettari di boschi e foreste».

«La regione sarda – spiega Ghirra – è sempre particolarmente a rischio a causa di specifiche condizioni paesaggistiche e metereologiche: tra maggio e settembre 2023 sono stati necessari ben 321 interventi degli elicotteri della flotta regionale e ben 48 del “Centro Operativo Aereo Unificato”, tramite Canadair. In questo contesto la Giunta regionale, con Deliberazione del 30 aprile scorso, ha approvato l’ultimo Piano regionale antincendi» Ma «le forze in campo nel contrasto agli incendi sarebbero ridotte all’osso: in particolare sembrerebbe che la flotta di Canadair, essenziale per poter abbreviare i tempi di intervento in caso di incendio, messa a disposizione delle forze dell’ordine impegnate nel contrasto agli incendi tramite il citato “Centro Operativo Aereo Unificato”, si sarebbe assottigliata fino a diventare del tutto esigua tanto da non poter garantire la necessaria copertura del territorio e allo stesso tempo sarebbe in atto una fortissima riduzione delle squadre di personale in campo sul territorio con funzioni preventive e di intervento»

Ad aggravare la situazione c’è anche il bando regionale per la gestione della campagna Antincendi per l’estate 2024, con le prime tre gare andate deserte e l’ultima, alla quale «non sarebbe addirittura arrivata nessuna offerta: nessuna società del settore avrebbe accettato le condizioni della Regione. La Sardegna avrà così a disposizione solo 5 mezzi aerei invece di 14», continua la deputata. Da qui l’interrogazione per capire «quali iniziative prevedano i Ministri per preparare adeguatamente la campagna antincendio da affrontare in estate e se ritengano adeguata l'attuale dotazione di personale e mezzi dislocati sul territorio sardo e se non ritengano opportuno un loro corrispondente tempestivo potenziamento».

(Unioneonline/v.f.)

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