Salvezza, in extremis. La terza gara d’appalto per affidare le rotte di Alghero è quella giusta: salvo sorprese dell’ultima ora AeroItalia gestirà i collegamenti con Roma e Ita Airways quelli con Milano. Anche se sarà una continuità territoriale a tempo determinato: i contratti che la Regione si appresta a firmare nelle prossime ore scadranno a ottobre, subito dopo l’estate. Questo vuol dire che le trattative per il futuro devono iniziare già nei prossimi giorni, o si rischia una nuova emergenza.

Il modello

Le compagnie hanno presentato offerte per gestire entrambe le rotte. Ma questa volta i maxi ribassi del bando di dicembre (fino al 75% rispetto alla base d’asta) non si sono visti.

Sulla Alghero-Roma la proposta economica migliore è quella di AeroItalia, che ha offerto uno sconto del 10% (circa 2,9 milioni di euro per otto mesi di servizio) mentre la Alghero-Milano è destinata a finire nelle mani di Ita Airways con il minimo sforzo: il ribasso è dello 0,15%. Poco ma comunque meglio di AeroItalia che ha riproposto la base d’asta della Regione.

Prima di procedere all’assegnazione definitiva delle rotte bisognerà completare alcuni passaggi burocratici. La commissione di gara verificherà tutti i documenti depositati dalle compagnie. E poi si dovrà aspettare un’altra scadenza: entro domani le altre compagnie potranno farsi avanti per gestire le rotte senza compensazioni economiche (come ha fatto Volotea per la Olbia-Roma). Solo dopo quest’ultimo passaggio ci sarà il via libera all’aggiudicazione. Poi le compagnie dovranno presentare il piano volo, che deve ricevere l’ok di Regione e Enac. Solo dopo si potranno mettere in vendita i biglietti. Insomma: servirà una corsa per arrivare in tempo all’appuntamento del 17 febbraio, quando sono previsti i primi voli del nuovo appalto.

Il governatore

Il presidente della Regione Christian Solinas annuncia un viaggio a Bruxelles dopo la partenza del nuovo sistema per rinegoziare la continuità: «Decolla un modello di compromesso con l’Ue che non ci soddisfa e che siamo al lavoro per modificare nel più breve tempo possibile d’intesa con lo Stato italiano», dice il governatore. «Da anni regolamenti e direttive di Bruxelles tendono a comprimere la possibilità per la Sardegna di governare la propria continuità con frequenze e orari all’altezza delle esigenze dei sardi. Il giorno dopo l’avvio di questo modello di continuità saremo a Bruxelles con i nostri tecnici e col governo italiano per rappresentare l’esigenza definitiva di dare una collocazione al diritto della mobilità dei sardi che sia peculiare rispetto ai regolamenti sulla concorrenza e sugli aiuti di Stato».

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