Alghero, il medico legale non ha dubbi:"Orsola Serra è stata strangolata"
E' morta verso le 20 del 23 ottobre 2011 per strangolamento. Lo ha confermato il medico legale, uno degli otto testimoni sentiti ieri nel corso della lunga udienza, conclusa nel primo pomeriggio, in Corte d'Assise a Sassari, del processo per l'omicidio del'insegnante algherese Orsola Serra.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La donna, 50 anni, era stata trovata morta nella sua casa, e il processo vede sul banco degli imputati Alessandro Calvia. Molti i testimoni ascoltati fra cui la zia della vittima, due marescialli dell'Arma e un'amica di Serra e tutti hanno, di fatto, confermato orari, fatti o particolari emersi nelle precedenti udienze.
Determinante anche la testimonianza di Francesco Lubinu, direttore del Servizio di Medicina Legale dell'Asl di Sassari, che eseguì il 26 ottobre l'autopsia sul corpo della vittima. "Il momento del decesso - ha spiegato con precisione Lubinu - è stato individuato grazie alla presenza di ipostasi, ristagni di sangue che si formano dopo la morte. Poiché le ipostasi sono state rinvenute su ventre e dorso, fisse le prime e successive le seconde, si parla di migrazione parziale, fenomeno che si verifica intorno alle 12 ore dal decesso, con un margine di approssimazione di circa un'ora. Quindi posso affermare con una certa precisione che la vittima è deceduta circa 12 ore prima del ritrovamento, ovvero intorno alle 20 del 23 ottobre 2011".
Per quanto riguarda, invece, la causa del decesso "quello che mi era stato presentato come suicidio - ha continuato il medico legale - si è rivelato un omicidio. Impiccagione e strangolamento lasciano importanti lesioni sulla zona cervicale ma, mentre nel primo caso il segno risulta obliquo e discontinuo nella parte posteriore del collo perché, per forza di gravità, la corda si discosta lasciando segni meno evidenti, in caso di strangolamento la dinamica cambia. La trazione sulla corda effettuata dalle mani dell'aggressore lascia, infatti, segni continui e longitudinali all'asse del corpo. Ecco perché affermo che si sia trattato senza dubbio di strangolamento. Presumibilmente - ha poi concluso Lubinu mostrando in aula una corda con cui ha simulato quanto spiegato - la vittima potrebbe esser stata aggredita alle spalle e la corda, piegata in due e annodata alle estremità, utilizzata come un cappio. Metodo che consente di applicare maggiore forza e che spiegherebbe la profondità delle escoriazioni sul collo e la quantità di Dna rinvenuta sulla corda".
La prossima udienza è stata fissata per lunedì 2 luglio. Prevista l'audizione di tre testi fra cui la dottoressa Zanetti, il medico che per primo constatò il decesso di Orsola Serra.