Ha mandato un ultimo sms a figlio, poi si è chiuso nel garage di casa e ha premuto il grilletto. Marco Congiu, agente di polizia penitenziaria di Illorai in servizio a Padova, quarantanove anni, era depresso e forse, raccontano i suoi colleghi, a influire sulla sua scelta sono state anche le condizioni di un lavoro svolto tra mille difficoltà e tanto stress. Il sindacato Sappe non manca infatti di sottolineare i numeri dei suicidi degli agenti di polizia penitenziaria, arrivati ormai a livelli preoccupanti.
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