Montiferru, i riti dei falò di Sant’Antonio, San Sebastiano e San Romualdo
Si rinnova la celebrazione del passaggio dal buio invernale alla speranza della primaveraPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Nelle fredde notti di gennaio e febbraio si rinnovano sos foghilones in onore dei Santi Antonio, Sebastiano e Romualdo. Riti tanto antichi quanto attuali e radicati nelle comunità montiferrine. I falò simboleggiano il passaggio dal buio dell’inverno alla speranza della luce primaverile: un omaggio alla natura e la fiducia per l’anno nuovo. Tra gennaio e i primi di febbraio riscalderanno le fredde notti invernali unendo fede, tradizione e simbolismo.
Rituali molto sentiti che uniscono spiritualità e afflato comunitario, che raccontano la storia e l’identità locali, dove si brucia il vecchio per fare spazio al nuovo per la purificazione e la rinascita. Le fiamme illumineranno le piazze creando un’atmosfera magica, richiamando antichi usanze pagane del solstizio d’inverno, rinsaldando legami tra parenti e amici, condividendo cibo, vino e storie.
Giovedì 16 a Scano Montiferru su fogulone: la legna sarà accatastata nella piazza intitolata al santo, in località Ladaralzos, poi l’accensione dell’enorme falò intorno al quale si snoderanno canti e balli. A Cuglieri si accenderà il falò per Sant’Antonio presso la chiesa di Santa Croce, organizzato dalla società pia di Sant’Antonio. Domenica 19 sarà la volta del grande fuoco in onore di San Sebastiano organizzato dalla società pia San Sebastiano in piazza Fra Paolo Perria.
A Seneghe i falò arderanno per San Sebastiano, nel sagrato di Santa Maria: sarà la leva dei diciottenni a organizzare la festa la notte di domenica 19. Il falò dei neomaggiorenni inaugura il carnevale che, tra danze tradizionali ogni domenica, si protrae fino a martedì grasso in partza de sos Ballos.
A Bonarcado la comunità festeggerà San Sebastiano con il falò organizzato dai ventenni, loro rito di passaggio all’età adulta. Per San Romualdo, saranno i quarantenni ad ammassare frasche di lentisco attorno al grande tronco posto al centro nella piazza del Comune, che arderanno la notte del 6 febbraio.