Il 18 febbraio si ricorda Beato Angelico, frate domenicano e straordinario pittore del Quattrocento, considerato il patrono degli artisti.

Nato intorno al 1395 a Fiesole, vicino a Firenze, con il nome di Guido di Pietro, entrò nell'ordine domenicano assumendo il nome di Fra Giovanni.

Dotato di un talento eccezionale, fuse fede e arte nelle sue opere, realizzando affreschi e dipinti sacri caratterizzati da colori vivaci, luce “divina” e straordinaria armonia. Tra le sue opere più celebri ci sono gli affreschi del Convento di San Marco a Firenze e le celeberrime scene della Deposizione e dell’Annunciazione. La sua arte era una preghiera visiva, un mezzo per elevare lo spirito e avvicinare i fedeli a Dio. Beato Angelico morì nel 1455 a Roma, lasciando un'eredità di bellezza e fede senza tempo.

Papa Giovanni Paolo II lo proclamò Beato il 3 ottobre 1982, riconoscendo la sua profonda spiritualità e il suo contributo all'arte sacra. Nel 1984, lo dichiarò patrono universale degli artisti.

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