Sardegna Open, Binaghi stuzzica la Regione: "Vediamo se ha a cuore lo sport"
Si giocherà al Tc Cagliari dal 28 aprile (dedicato alle qualificazioni) al 5 maggio (giorno della finale); ci saranno molti giocatori di livello internazionale (da Humbert a Shapovalov, da Altmaier a Coric, all’ex top 10 Goffin) e tutti gli azzurri (Sinner a parte), ma per le conferme bisognerà attendere la fine del secondo turno del torneo di Madrid; si giocherà in sessione unica (un unico biglietto quotidiano) e gli spettatori avranno dei miglioramenti rispetto alla scorsa edizione; il direttore tecnico del torneo non sarà più Paolo Lorenzi (passato agli Internazionali d’Italia) ma Martin Arguello Vassallo.
Sono alcune delle novità della seconda edizione del Sardegna Open, torneo Atp Challenger 175, presentato stamattina al Tc Cagliari dall’orgoglioso presidente federale Angelo Binaghi. «Abbiamo ritrovato un campione importate come berrettini, ma adesso diventa più difficile averlo a Cagliari. Se deciderà, per lui è già pronta la wild card in singolare e in doppio». Sul torneo: «Questo dopo Roma è il più importante in Italia. Arriva nel momento più alto della storia del tennis italiano e quindi nel momento migliore e conferma la Sardegna come una delle regioni più apprezzate a livello organizzativo. Ci sarà una wild card per le qualificazioni per l’agherese Lorenzo Carboni».
Preoccupazione per le prossime edizioni, messe in crisi dai lavori di ristrutturazione al Tc Cagliari che dovrebbero partire dopo l’estate («La cronotabella andrà discussa con grande attenzione») e non solo: «Spero che la Regione sosterrà ancora questa manifestazione così importante per il turismo nei mesi spalla, in caso contrario c’è la fila delle amministrazioni italiane che vogliono portarcelo via».