Gli ''sfrattati'' dell'ex Provveditorato a Elmas: «Deu seu sardu. Non sappiamo dove andare»
Una ragazza cubana sistema le sue cose, un telo mare con la stampa dei quattro mori piegato dentro una busta, i suoi due meticci in mezzo alle buste con gli effetti personali di una vita da ricomporre. Sanno che lo sgombero dell’immobile dell’ex Provveditorato di Elmas era imminente: «Ma non sappiamo dove andare».
Ci sono minori, che insieme ai familiari verranno ospitati in una struttura autorizzata, c’è una ragazza che alza i toni, l’unica a rendere lo sgombero pacifico un po’ movimentato. Se la prende anche con – gli oramai ex – coinquilini.
Un ragazzo nigeriano lavorava in un’officina meccanica, un altro in un panificio. «Deu seu sardu, sono qua da 20 anni, non sappiamo dove andare a dormire, il nostro bagno sarà all’aperto».
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