"L'Ogliastra un territorio di difficile penetrazione investigativa", le telecamere fondamentali per l'arresto di Arzu
L'Ogliastra un territorio di "difficile penetrazione investigativa". Lo sanno bene le forze dell'ordine. Per arrivare all'arresto di Sandro Arzu e al fermo di quattro persone lo sforzo profuso è stato immane. Solo grazie alla collaborazione tra le varie articolazioni dell'arma e delle procure si è arrivati a questo "successo investigativo" come lo ha definito il comandante dei carabinieri di Nuoro, Gennaro Cassese. Un'indagine che nasce con il simulato omicido di Sandro Arzu nella primavera 2023 nelle campagne di Arzana. Gli esiti delle perizie dei Ris hanno confermato quanto intuito fin da subito dagli investigatori: le traiettorie dei colpi di fucile sparati per (fingere) di uccidere Arzu non erano compatibili con il ferimento di una persona alla guida di un'auto. E anche le tracce di sangue trovate non erano compatibili con un ferimento per armi da fuoco. Ma oltre a questo fondamentali sono state oltre all'attività investigativa, le immagini delle telecamere di videosorveglianza che hanno permesso di raccogliere elementi importanti per inviduare del presunto autore materiale dell'omicidio di Beniamino Marongiu (ucciso il 9 luglio in piazza ad Arzana) e dei quattro fermati per lo stesso reato. Le indagini sono in fase preliminare, ora la palla passa al Gip.