Lingua blu, l'idea di Bartolazzi: "Freddiamo con l'azoto liquido i bacini delle larve dei moscerini"

10 ottobre 2024 alle 11:12aggiornato il 10 ottobre 2024 alle 11:14

«Esiste l’azoto liquido...». Quando lo dice nell’aula del Consiglio regionale, dal banco della Giunta rivolto verso l’opposizione, l’assessore alla Sanità Armando Bartolazzi porta la mano all’orecchio e poi la fa roteare. Come a dire: «Non so se lo sapete» o «non so se ne avete mai sentito parlare». 

«Non è un’idea, ma un’opportunità scientifica», aggiunge. E potrebbe essere messa in campo per contrastare l’epidemia di lingua blu che sta dilagando negli ovili della Sardegna: oltre 20 mila le pecore morte, verso quota 200 mila i capi infetti. 

Il problema, pare, sono gli insetti vettore della malattia. E Bartolazzi non esclude l’ipotesi che possano essere congelati sul nascere. Perché questo un utilizzo dell’azoto liquido: ha effetti criogenici. Raffredda. E da tempo l’assessore alla Sanità confida nel freddo, nell’abbassamento delle temperature, per fermare il contagio. Così, con l’irrorazione della sostanza negli acquitrini e nel letame, ha affermato in aula, si potrebbe intervenire sulle larve per "disinnescarle".