Il "mischino" della Sardegna e quello italiano: ma l'origine della parola è araba

22 marzo 2023 alle 17:42

“Mischinu” o “mischino” è una parola che sentiamo riecheggiare parecchio nel linguaggio dei sardi. È un termine che affonda le proprie radici nell’arabo e deriva infatti dalla parola araba “Miskin”, che significa “povero” o “sventurato”.

L’influenza araba è evidente anche all'interno della lingua francese e quella italiana. Nel primo caso, in Francia, emerge una serie televisiva che si chiama “Miskina” e parla di una ragazza di origini africane, trasandata, miope e sfortunata, senza un compagno, senza un lavoro e che vive ancora con sua madre. Il suo nome è Fara e tutti parlano di questa produzione televisiva.

E anche in italiano riscontriamo il termine “Meschino” ma con un’accezione differente: col tempo, la parola ha assunto un significato diverso, riferendosi a una persona malvagia, maliziosa e gretta. In sardo il significato è identico a quello del termine arabo e infatti, quando diciamo “mischino” o “mischineddu”, la traduzione dal sardo all’italiano sarebbe: “povero” e “poverino”.

Ma “mischino” viene utilizzato anche in maniera antifrastica per indicare il contrario di ciò che si sta dicendo e infatti si può usare anche per indicare una persona che povera non è ma che è furba e imbrogliona.