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A Flumeri la 15esima edizione di "IncontrArmando"
18 ottobre 2025 alle 15:20
Napoli, 17 ott. (askanews) - Filiera e pasta di qualità: l'export e la competitività sui mercati internazionali. È questo il tema dell'incontro di approfondimento che si è svolto a Flumeri, in occasione del tradizionale evento "IncontrArmando", dove la De Matteis Agroalimentare società benefit rinnova il patto tra l'azienda irpina e gli agricoltori che conferiscono il grano duro 100% italiano con cui è prodotta Pasta Armando.Per Marco De Matteis, Amministratore Delegato di De Matteis Agroalimentare SB: "La filiera Armando è la dimostrazione di una strategia che questa azienda ha intrapreso ormai 15 anni fa e che ci porta verso una direzione unica che è quella dell'eccellenza qualitativa. Noi attraverso questo progetto abbiamo voluto migliorare la qualità del grano duro italiano, costruire una filiera di alta qualità, sana, sostenibile, con la quale realizzare un prodotto di eccellenza. Questa strategia è quella che noi intendiamo perseguire anche per superare queste fasi piene di incertezza determinate ovviamente dalle turbolenze del mercato, dai dazi, dalla guerra e quindi cercheremo di continuare su questa strada perché secondo noi l'arma vincente è quella della qualità assoluta."All'incontro hanno preso parte, tra gli altri, anche Fabrizio Lobasso, Vice Direttore Generale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e Livio Proietti, Presidente ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare).L'appuntamento si è aperto con un videomessaggio del Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, il quale ha evidenziato come la De Matteis "rappresenta un modello di collaborazione tra agricoltura e industria, che restituisce centralità al lavoro agricolo e al suo ruolo nella coesione sociale."Così, invece, Fabrizio Lobasso, Vice Direttore Generale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: "se noi parliamo di sistema, dobbiamo parlare e dobbiamo pensare a un settore come quello agro-industriale e quindi anche il settore della pasta, come un qualcosa di integrato, quindi che abbia una sua concretezza all'interno dei processi di internazionalizzazione di export e di partenariato con l'esterno, ma soprattutto anche come protezione e promozione di un brand di un'identità che nella pasta vede l'Italia fortemente in prima linea."Livio Proietti, Presidente Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), evidenzia che c'è bisogno di "Rafforzare assolutamente la filiera, dobbiamo assolutamente rafforzare la produzione primaria. L'Italia purtroppo, l'industria italiana, ha fame di grano italiano e non ne trova, ne trova poco. Il recupero delle aree interne è necessario per riconvertirle da zone totalmente improduttive, quelle oggi sono invece zone produttive."Pur in uno scenario di incertezze per l'export della pasta italiana oltreoceano, sono 909 le aziende agricole che aderiscono al patto di filiera per il conferimento del grano duro 100% italiano con cui è prodotta Pasta Armando. La superficie coltivata oggi supera i 18.000 ettari in 9 regioni italiane.