Doveva rientrare sabato sera, ma solo ieri alle 19 è riuscita a raggiungere la sua casa di Carbonia dopo una lunga disavventura iniziata nell’aeroporto di Bergamo in seguito alla cancellazione di un volo Ryanair previsto alle 21,15. Giorgia Usai è infuriata. Non riesce a darsi pace. «Per rientrare ho dovuto spendere 400 euro che nessuno mi rimborserà mai – racconta – insieme a me c’erano tanti altri passeggeri, residenti in Sardegna e turisti. Il volo era previsto per le 21,15. Mentre aspettavamo l’inizio delle operazioni per l’imbarco ci hanno detto che c’era un ritardo, ma alle 23,50 abbiamo appreso che il volo era stato cancellato». I passeggeri hanno chiesto al personale di Ryanair presente al gate, ma non hanno ricevuto alcuna risposta. «Abbiamo provato a chiamare il call center della compagnia aerea – continua Giorgio Usai – ma rispondeva l’operatore virtuale con l’intelligenza artificiale. Tutto inutile. Nel frattempo ci hanno fatto uscire dall’area delle partenze. Siamo rimasti per tutta la notte senza assistenza. I bar erano chiusi. Il personale sgarbato. Nel frattempo ci è arrivata una mail di Ryanair che suggeriva di rimodulare il volo, ma il primo disponibile era per venerdì prossimo». Intorno alle 4 del mattino i passeggeri hanno lasciato lo scalo e si sono diretti a Malpensa. Abbiamo trovato un volo con Easy Jet per Olbia. Io ero con un’altra persona. Per rientrare abbiamo spesso 400 euro. Ma c’erano anche tante famiglie, che sicuramente hanno dovuto sborsare tanti soldi per colpa di questo disservizio. Abbiamo provato anche con Aeroitalia, ma non c’erano posti». Una volta arrivata nel capoluogo gallurese Giorgia Usai ha affrontato l’ultima parte di un viaggio lunghissimo e tormentato. Ha raggiunto Oristano in autobus, poi ha preso il treno per Elmas e infine è rientrata in auto a Carbonia, dopo quasi 20 ore. «Ma oltre al danno è arrivata anche la beffa – conclude – abbiamo ricevuto una mail da Ryanair. Ci chiedono di rispondere a un sondaggio per partecipare a un concorso nel quale c’è la possibilità di vincere un voucher da 100 euro. Una vergogna».
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