Piazza Garibaldi.

Pesta il gestore di un bar per una birra 

Un 35enne in carcere per lesioni e rapina: grave l’imprenditore 

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Ha ordinato una birra e dopo averla consumata, si è alzato dal tavolo del locale di piazza Garibaldi allontanandosi senza pagare. Fermato dal titolare dell’attività, che lo ha invitato a saldare quanto dovuto, ha detto: «Passo domani a pagare». Poi davanti alla fermezza del gestore del bar è scattata la feroce aggressione: con un pugno al viso dell’imprenditore lo ha steso, provocandogli diverse lesioni. Roberto Melis, 35 anni di Monserrato, è stato rintracciato poco dopo in zona dagli agenti della Squadra volante: al termine di tutti gli accertamenti il pm di turno ha disposto la custodia cautelare in carcere con le accuse di lesioni e rapina. In questi giorni l’uomo, tutelato dall’avvocato Carlo Sotgiu, sarà interrogato per la convalida dell’arresto.

La paura

L’aggressione, secondo la prima ricostruzione fatta dai poliziotti delle volanti, è avvenuta ieri a fine mattina. Numerose le persone presenti e che hanno assistito, sotto choc, al momento in cui l’uomo ha sferrato il violentissimo pugno facendo crollare a terra il titolare del locale S’Atobiu de Peppinedda. Immediata la chiamata al 112 per l’intervento dei soccorritori: il gestore del locale, con il viso pieno di sangue, ha perso anche conoscenza. Accompagnato d’urgenza al Santissima Trinità su un’ambulanza del 118, ha subito diverse lesioni e fratture al volto. Il 55enne non è in pericolo di vita ma ne avrà per diversi mesi: i medici devono ancora sciogliere la prognosi. Nella piazza si sono vissuti momenti di grande apprensione. Oltre agli altri clienti e al personale del bar, sono intervenuti anche i gestori e i dipendenti delle altre attività. E sul posto sono arrivate le pattuglie della Polizia, sotto il coordinamento di Michele Venezia: gli agenti hanno sentito alcune persone e avviato subito le ricerche dell’uomo che, dopo aver colpito l’imprenditore, si è allontanato facendo finta di niente.

L’arresto

Come ricostruito dai poliziotti delle volanti, Melis aveva raggiunto un altro locale poco distante, provando forse a non essere rintracciato. Gli agenti – come emerso anche dal racconto di alcuni testimoni – lo hanno raggiunto quasi subito e, dopo averlo identificato, lo hanno portato negli uffici della questura. Al termine di tutti gli accertamenti e confermata anche la gravità delle lesioni causate al titolare del bar, il magistrato di turno ha disposto il trasferimento del 35enne in carcere: è accusato anche di rapina, per la birra consumata e non pagata. Intanto il personale del locale spera di ricevere buone notizie dall’ospedale: «Non è possibile subire un’aggressione così svolgendo il proprio lavoro. Speriamo possa riprendersi al più presto».

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