Centinaia di chili di cocaina e marijuana in transito nella piattaforma di scambio olbiese, con il baratto tra la polvere bianca (spesso importata dall’Olanda) e la cannabis sarda. Neanche il Covid, secondo la Dda di Cagliari, ha fermato la joint venture tra due bande che avrebbero operato in tutto il territorio nazionale partendo dalla città gallurese. Una presunta alleanza che vedrebbe tra i protagonisti, seppure non di primissimo piano, anche un sindaco, il primo cittadino di Esporlatu, Antonio Fadda (militare della Brigata Sassari). Non avrebbe fermato i presunti narcotrafficanti sardi neanche la scoperta delle microspie attivate dai Carabinieri in alcune auto. Import di coca ed export di marijuana sarda dal 2019, con una attività intensa (secondo i pm Rossana Allieri e Gaetano Porcu) che avrebbe garantito introiti per svariati milioni di euro. Ieri, all’alba, presunti capi e gregari delle due bande (interconnesse secondo la Dda di Cagliari) sono stati arrestati su ordine del gip del Tribunale di Cagliari. Il personale dell’Arma dei carabinieri (le indagini sono state condotte dal nucleo operativo del Reparto territoriale di Olbia guidato dal tenente colonnello Nicola Pilia), ha notificato l’ordinanza del gip a 21 persone, un indagato risulta irreperibile e un altro è stato denunciato a piede libero (in tutto i denunciati sono 23).
Il sindaco e i boss
Sulla base di una indagine condotta anche con rogatorie internazionali (acquisizione di chat da piattaforme criptate) sono stati arrestati i presunti capi delle due organizzazioni, Luciano Corraine, 37 anni, di Galtellì, Raffaele Nonne, fonnese, 48 anni, residente a Decimoputzu, Salvatore Sotgiu, 52 anni, residente a Orosei e Martino Contu, bittese, 55 anni. Per tutti è stata disposta la misura del carcere. Sono stati portati in carcere anche Francesco Sanna, 39 anni, di Bitti, il marocchino Maounji Salah, 44 anni, residente a Romano di Lombardia, Nicola Pittalis, 47 anni, di Ottana ma residente a Olbia, il cagliaritano Davide Podda, 40 anni, di Villasor, Luciano Vacca, di Furtei, 52 anni, e Giuseppe Maoddi, 52 anni, di Nuragus. Risulta irreperibile Antonio Pasquale Sanna, 37 anni, di Orune, anche lui destinatario della misura del carcere. Arresti domiciliari per Maurizio Gasili, 44 anni, bittese residente a Giave, Marco Di Meola, di Fondi, Gianmario Lostia, 46 anni, di Galtellì, Alexandro Masala, cagliaritano di 45 anni, Andrea Mura, 65 anni, residente a Nuoro e Giovanni Portas, 44 anni, di Quartu. Le misure più blande (obbligo di dimora) sono per il sindaco di Esporlatu, Antonio Fadda, 47 anni, Giovanni Corraine, 63 anni, di Galtellì, Cristina Carrusci, 33 anni. di Cagliari, Sonia Carta, 53 anni, orunese residente a Sassari (moglie di Fadda), e Fabrizio Puddu, cagliaritano di 36 anni. Nessuna misura, invece, per Valentino Del Bono. 40 anni, di Terracina.
I nomi di spicco
La Dda ipotizza l’associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga. Tra i nomi delle persone arrestare spicca quello del fonnese Raffaele Nonne, coinvolto in diverse importanti indagini su un presunto traffico di sostanze stupefacenti tra Sardegna e Calabria e sulla sanguinosa rapina di Pula del 9 ottobre 2007 (nel conflitto a fuoco con i Carabinieri persero la vita un ostaggio e uno dei banditi). Altri nomi di un certo rilievo sono quelli di Martino Contu (condannato per l’evasione del boss Raduano dal carcere di Nuoro) e Giovanni Portas, di Quartu.
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