Tre euro per pacco dal 1° luglio 2026: gli Stati europei hanno raggiunto un accordo sulla tassazione dei piccoli pacchi importati nell'Unione, con l’obiettivo di contrastare l’afflusso di prodotti cinesi a basso prezzo sul mercato europeo. In Italia, un emendamento del governo alla legge di Bilancio prevede una tassazione di 2 euro a partire dal 1° gennaio prossimo.
La misura
Come spiega un portavoce del Consiglio Ue, la tariffa riguarda tutti i pacchi e la soglia minima di tariffa è 3 euro; se un pacco contiene più esemplari dello stesso articolo (ad esempio la stessa maglietta), il dazio sarà applicato una sola volta, ma se contiene più prodotti diversi, sarà necessario pagare 3 euro per ogni prodotto. «Questa misura temporanea risponde al fatto che attualmente questi pacchi vengono importati nell'Ue senza essere soggetti a dazi doganali, il che comporta una concorrenza sleale per i venditori europei, rischi per la salute e la sicurezza dei consumatori, alti livelli di frode e preoccupazioni per l'ambiente».
I numeri
Nel 2024 sono entrati in Ue circa 4,6 miliardi di spedizioni di valore inferiore a 150 euro, più di 145 al secondo. Di queste, il 91% proveniva dalla Cina. Un mese fa, i ministri delle Finanze dei 27 hanno approvato l'abolizione dell'esenzione dai dazi doganali di cui beneficiano questi piccoli pacchi. La misura si applicherà ai pacchi provenienti da tutti i paesi extra Ue, ma mira soprattutto a combattere l'ondata di prodotti cinesi a basso prezzo e spesso non conformi alle norme europee, acquistati su piattaforme asiatiche come Shein, Temu o AliExpress.
L’Unione doganale
«L’introduzione di un importo forfettario sui piccoli pacchi è una vittoria importante», dice il ministro dell'Economia francese Roland Lescure, che ha portato avanti la battaglia a Bruxelles. «Questi pacchi rappresentano una concorrenza sleale rispetto al commercio dei centri cittadini che paga le tasse, quindi è essenziale agire e agire in fretta, altrimenti sarà troppo tardi». La misura era già prevista nella riforma dell'Unione doganale (il sistema doganale europeo), ma dovrebbe essere applicata solo nel 2028. I ministri dell'Economia dell'Ue hanno quindi concordato a Bruxelles un dispositivo transitorio, che si applicherà a partire dal prossimo 1° luglio e fino all'entrata in vigore di una soluzione permanente.
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