Trasporti

Nuova continuità, sfida sui cieli sardi 

Aeroitalia parteciperà al bando. L’ipotesi: in campo anche Ita e Volotea 

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«Abbiamo deciso non solo di non ridurre la nostra partecipazione in Sardegna, ma di rilanciare la stessa e quindi partecipare al bando della Ct sarda. Abbiamo il dovere di difendere il prezioso patrimonio che abbiamo costituito nell’Isola dove abbiamo quasi 300 risorse umane». Nonostante il ricorso al Tar – l’udienza è prevista per il 22 dicembre – Aeroitalia sarà in campo per la nuova continuità territoriale. A scriverlo in una comunicazione indirizzata a tutti i dipendenti della compagnia è l’amministratore delegato Gaetano Intrieri.

La procedura

Ieri alle 13 sono scaduti i termini per presentare le manifestazioni d’interesse legate alla gara per affidare le sei rotte tra gli scali sardi (Cagliari, Olbia e Alghero) e i due principali aeroporti nazionali, quelli di Roma Fiumicino e Milano Linate. In corsa potrebbero esserci anche Ita Airways e Volotea. Addirittura non si esclude una possibile collaborazione tra compagnie: sullo sfondo c’è l’ipotesi di un raggruppamento temporaneo di imprese. La commissione di gara è già stata nominata. Lunedì è in programma l’apertura delle buste.

Nel frattempo sul nuovo modello di continuità, che entrerà in vigore a fine marzo, pende il ricorso al Tar presentato proprio da Aeroitalia. La compagnia, attraverso i suoi avvocati, si è rivolta ai giudici amministrativi del Lazio per annullare il decreto ministeriale che impone gli oneri del servizio pubblico, e ha impugnato anche i bandi della Regione.

La scelta

Per ora il Tar Lazio ha deciso di non congelare i provvedimenti. La richiesta di sospensiva urgente è stata rigettata. Ma per il 22 dicembre è prevista la trattazione collegiale della domanda cautelare. Lo studio Staiano, Garella e associati per conto di Aeroitalia ha depositato un ricorso di 26 pagine. Il cuore dell’impugnazione è «sulla indebita estensione soggettiva della platea dei beneficiari alla tariffazione agevolata, sull’irragionevole ampliamento delle frequenze dei voli giornalieri – quando gli attuali dati storici comprovano che il load factor non raggiunge picchi tali da legittimare l’incremento – e sulla illegittima previsione di prestazioni accessorie a carico del vettore gravato dagli oneri di servizio pubblico, non riconducibili alle finalità proprie dell’istituzione di un regime di continuità territoriale».

Lo stop

Nel frattempo la continuità territoriale attuale è in affanno. Come succede da anni, sempre in corrispondenza delle feste di fine anno. Sulla rotta Milano-Cagliari i biglietti sono esauriti dal 19 al 22 dicembre. E per ora non sono in programma nuovi voli aggiuntivi. In difficoltà anche le altre rotte tra lo scalo lombardo e gli aeroporti di Olbia e Alghero.

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