Il caso.

Serrata domenicale sotto Natale 

Tanti negozi chiusi in centro: «Poi si lamentano degli acquisti online» 

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Quello che non ti aspetti succede nella penultima domenica prima di Natale. In uno dei giorni clou della corsa ai regali, diversi negozi nelle vie del centro restano chiusi.Serrande abbassate in ordine sparso con conseguente rabbia dei cittadini che, impegnati al lavoro nel resto della settimana, aspettavano la domenica per fare acquisti. E a risentirne sono state anche le iniziative organizzate per le feste: a cominciare dai mercatini di Natale in piazza mercato e in piazza Sant’Elena, aperti in mezzo al deserto di attività chiuse, bar compresi.

Le accuse

«Una cosa del genere non l’avevo mai vista» commenta Francesca Rubino, «io credo che il fatto che molti negozi fossero chiusi abbia danneggiato anche tutti quelli che hanno aperto, perché la gente è fuggita da altre parti. Poi non bisogna stupirsi se si compra online». Dello stesso avviso anche Ludovica Mulas che proprio domenica faceva animazione con un’associazione: «C’era pochissima gente in giro e anche pochi bambini. Anche dove c’erano le casette del mercatino non c’era nessuno. Aggiungi poi diversi negozi chiusi ed era davvero un quadro desolante».Nell’ultimo tratto di via Porcu i negozi aperti si contavano sulle dita di una mano: tutti chiusi anche i bar.

Gli esercenti

Tra questi Gusto sardo, proprio di fronte alla piazzetta con i mercatini, dove una delle titolari, Lucia Virdis, spiega: ««Noi la domenica siamo sempre chiusi, perché qui non apre nessuno e c’è il deserto. Abbiamo anche fatto un giro per capire ma non c’era alcun movimento e tenere aperto è una spesa». Così anche gli artigiani del mercatino di Natale hanno avuto non poche difficoltà. «Non solo non viene gente» dice Luciana Utzeri, «ma non c’era la possibilità nemmeno di comprare una bottiglietta d’acqua».

Arrabbiato Filippo Simbola, presidente del Centro commerciale naturale Sant’Elena: «Ritengo che trovare negozi chiusi a dieci giorni da Natale, domenica o non domenica, sia intollerabile. È da anni che si cerca di fare un tavolo tra i commercianti per fare regole tra aperture e chiusure nei diversi periodi dell’anno, ma senza risultato». Sergio Piludu, del CCN di via Porcu, aggiunge: «Probabilmente occorre un cambio generazionale e di mentalità. Per fare il commerciante occorre sacrificio ed entusiasmo. Se tu trasmetti negatività, il cliente va altrove e questo è un dato di fatto».

L’assessora

Sulla questione interviene anche l’assessora al Commercio Rossana Perra: «Che alcuni negozi abbiano chiuso nella domenica a dieci giorni da Natale è un dato un po’ sorprendente – dice –. Credo che possa derivare da un’organizzazione interna del lavoro ma in un periodo come questo ci saremmo immaginati altro. Invece questa opportunità non è stata colta da alcuni ed è chiaro che così i cittadini si spostano da altre parti».

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