Poetto.

Reti illegali ritrovate dai sub: scatta il sequestro 

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Nasse nasse abbandonate sui fondali, anche bassi, nello specchio di mare davanti al Poetto. Ne sono state recuperate, e sequestrate, numerose dai subacquei specializzati del comando provinciale dei carabinieri durante un servizio a tutela dell’ambiente marino e per il rafforzamento della sicurezza della navigazione.

L’operazione è stata portata avanti con un battello “pneumatico” che ha consentito ai sommozzatori di muoversi rapidamente tra i vari punti individuati nello specchio di mare del Golfo degli Angeli, davanti alla spiaggia del Poetto. Le nasse sono state così agganciate e sollevate per poi essere sistemate sulla Motovedetta classe 800, utilizzata come piattaforma per il trasporto a terra dell’attrezzatura recuperata.

L’intervento di ieri rientra all’interno di un programma di mappatura e bonifica a mare avviato dai Carabinieri subacquei in sinergia istituzionale con le altre forze che operano in mare e, in particolar modo, con la Guardia di Finanza e la Capitaneria di Porto. Le attività sono finalizzate a garantire la sicurezza delle aree costiere anche attraverso il recupero di reti e attrezzature da pesca abbandonate. Per l’individuazione sono importanti anche le segnalazioni di cittadini, associazioni e operatori marittimi che quotidianamente vivono, e tutelano, il delicato ecosistema.

Oltre al Poetto cagliaritano, un’altra rete sommersa è stata recuperata nelle vicinanze del Margine Rosso. Il lavoro dei carabinieri proseguirà anche nelle prossime settimane con la stessa finalità: la salvaguardia dell’ambiente e la prevenzione di eventuali rischi per la navigazione.

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