Il confronto

Manovra, tregua in maggioranza 

Tajani smorza i toni, ma sulle banche non cede. Lupi (Nm): «Era d’accordo con noi» 

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Dopo una settimana ad alta tensione sulla manovra, nella maggioranza arriva una tregua. Almeno nei toni. Sui contenuti, invece, molto è ancora da sciogliere e Forza Italia fa capire che non mollerà la presa. Ma Antonio Tajani spende parole positive per una legge di bilancio che, riconosce, ha tenuto i conti in ordine. «Giorgetti sta facendo un buon lavoro», sottolinea. La manovra, per lui, è «positiva, ma si può migliorare», e lo si farà, «anche con il lavoro del Parlamento».

Il cambio di passo

Un punto sul quale concorda anche il ministro dell’Economia che pure lancia il suo monito: i cambiamenti ci possono essere ma, «va mantenuta la quadratura dei conti». Del resto, osserva Giorgetti, a ogni presentazione della manovra, «ci sono contenti e scontenti», ma anche se «scappo da Roma perché i ministri mi inseguono», ironizza, «la gente comune chiede di tagliare la spesa pubblica». Il cambio di passo che si registra nella maggioranza, con Salvini che oggi sceglie di non parlare, secondo i ben informati sarebbe arrivato anche dopo solleciti e interlocuzioni con mediatori di Fratelli d’Italia. Le liti tra alleati non devono essere di certo passate inosservate alla premier che, tra l’altro, si trovava all’estero e impegnata su dossier internazionali. Di qui, raccontano nella maggioranza, l’intervento di qualche mediatore per raccomandare agli alleati di non esacerbare i toni.

L’incontro fissato

Per siglare la tregua e per coordinare meglio l’approdo della legge di bilancio in Parlamento non è comunque escluso che ci possa essere un chiarimento tra i leader nei prossimi giorni. Intanto martedì è fissato un Consiglio dei ministri sulla sicurezza sul lavoro che sarà occasione anche di un faccia a faccia tra i big della maggioranza. Restano comunque sul tappeto molte questioni. Certamente quella delle banche con Tajani che ribadisce che gli istituiti di credito «non sono mucche da mungere». Noi Moderati con Maurizio Lupi va all’attacco: «Ricordo a Tajani che ha condiviso ogni provvedimento deciso».

La minoranza

Le opposizioni restano sulle barricate. Elly Schlein attacca una legge di bilancio «a zero crescita», mentre Giuseppe Conte battibecca con Forza Italia. «Tajani», accusa il leader pentastellato, «dice che le banche non sono mucche da mungere? Per loro lo sono i cittadini...». Un governo «così sfrantumato non si era mai visto», osserva Renzi.

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