Il bubbone Vannacci non si sgonfia. E anima spinte e rivendicazioni diverse nella Lega. Dai team che sostengono Roberto Vannacci e pronti a candidarsi, sulla scia della “liberatoria” data proprio dal generale, ai big del Carroccio che insistono per non perdere terreno al nord, a partire dal governatore lombardo Attilio Fontana. Così a Varese - città vicina alla Gemonio di Bossi e dal 2016 amministrata dal sindaco di centrosinistra Davide Galimberti - i “vannacciani” locali lanciano l’idea di una propria lista alle Comunali del prossimo anno. «Se lo riterrò opportuno, a Varese presenterò una mia lista», annuncia Stefania Bardelli, fedelissima del militare e leader del Team Vidoletti di Varese, molto attivo sul territorio. Nota come la “Bersagliera” e presente all’ultima Pontida, Bardelli chiarisce che «sarà una lista civica con una candidata sindaca, ma non sarò io».
E anche in Veneto Vannacci, ritenuto un elemento di rottura con la tradizione federalista e regionalista del Carroccio, sta creando scompiglio. Nonostante le assicurazioni dello stesso Stefani, che pure è segretario regionale della Lega, nelle liste ci sono quattro “vannacciani”, iscritti al movimento “Mondo al contrario”.
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