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I Comitati non festeggiano: «È un pasticcio giuridico» 

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I Comitati contro l’assalto eolico e agrivoltaico non festeggiano. Anzi. Ma una via d’uscita c’è: «La soluzione a questo pasticcio giuridico è il documento che Pasquale Mereu ha inviato ai Parlamentari sardi», spiega Luigi Pisci, del Comitato Sarcidano. «Si ritorni all'articolo 5 del decreto legge 53, che dava priorità alla “pannellizzazione” sulle superfici già utilizzate. Tutte le norme statali, dal Draghi in poi, devono dunque essere impugnate. Il Consiglio regionale riconosca la straordinaria valenza della Pratobello 24 come lotta di tutto il popolo per la salvaguardia e l'autodeterminazione. Sarà un braccio di ferro lungo e difficile, braccio di ferro che Solinas non ha mai iniziato e che Alessandra Todde ha fatto finta di volere, incardinando la legge 20 sul decreti Draghi-Frattin, anziché recepire l'articolo 5 del Decreto 53». Quindi interviene Davide Meloni, del comitato di Uta: «La Pratobello 24 può essere la prima forma di vera democrazia e di rispetto nei confronti di noi sardi e della Sardegna», dice. «Le coalizioni di destra e sinistra ora potranno dimostrare se tengono realmente al futuro dei sardi o se, ancora una volta, si fanno gestire proprio da dove è calata questa ennesima colonizzazione». Chiude Mario Rubanu, da Orgosolo: «Era tutto previsto, ma ora discutano la Pratobello come previsto dalla Costituzione». Intanto, venerdì dalle 10, in via Roma a Cagliari, è prevista quella del movimento Surra, nato sui social attraverso l’influencer Elena Pinna, attiva nella lotta contro l’assalto all’Isola. (lo. pi.)

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