Tribunale.

Fusione degli aeroporti, la Regione non affonda il colpo: chiesto il rinvio dell’udienza 

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Le prime pronunce sono state tutte positive per la Regione: da quando l’assessorato ai Trasporti, nella scorsa legislatura, decise di impugnare la delibera di fusione tra gli scali del Nord Sardegna, dal tribunale sono arrivate solo buone notizie. Prima i giudici hanno disposto la sospensione del progetto, che avrebbe riunito in una sola azienda la Geasar (Olbia) e la Sogeaal (Alghero). Decisione confermata anche in sede di riesame, in attesa di arrivare al giudizio di merito.

Le scelte

Da quando è in carica la Giunta Todde però l’orientamento è cambiato. Ora la Regione potrebbe entrare a far parte dell’ipotetica holding che vorrebbe mettere insieme gli aeroporti di Elmas, Olbia e Alghero, come prevede il contestato progetto della Camera di Commercio di Cagliari (titolare dello scalo del capoluogo) e del fondo F2i (a cui fanno riferimento quelli del Nord Sardegna). E così anche il fronte giudiziario si è raffreddato. Da controparti, Geasar e Sogeaal si sono trasformati in potenziali soci. Non è un caso che negli ultimi mesi l’amministrazione regionale abbia chiesto, tramite i suoi avvocati, il rinvio del giudizio di fronte al tribunale di Cagliari.

Nei giorni scorsi è arrivato il provvedimento del giudice Luca Angioni: le parti hanno chiesto «congiuntamente» di differire la prossima udienza, programmata per fine mese. Così il processo è stato rinviato al 24 febbraio.

Il documento

Nel frattempo potrebbe arrivare lo studio di fattibilità sulla partecipazione alla holding, commissionato quasi un anno fa dall’assessorato ai Trasporti allo studio legale Lca, con sede a Milano. L’advisor «ha trasmesso la prima fase delle risultanze del lavoro svolto. La seconda fase del lavoro dovrà essere consegnata entro il 30 novembre, quindi le attività per la formulazione del parere al momento sono ancora in corso», fanno sapere dall’assessorato.

I nodi

Se la sentenza del tribunale confermasse l’irregolarità della fusione, si bloccherebbe l’intero processo di integrazione e i sogni di holding, contestati in questi anni da più parti. In particolare dalla Corte dei Conti, che nel parere (negativo) sull’operazione, ha demolito il piano messo in piedi da Camera di Commercio di Cagliari e F2i. Dal mancato rispetto dei «confini territoriali» dell’ente pubblico che riunisce le imprese del centro-sud Sardegna (che così allargherebbe i suoi interessi a Olbia e Alghero), fino ai dubbi sulla sostenibilità finanziaria del progetto. Aspetti tutt’altro che secondari. Eppure i vertici della Camera di Commercio hanno deciso di andare avanti. Nonostante i dubbi arrivati anche da altri fronti: Enac e autorità Anticorruzione su tutti. A far gola poi sono gli utili e i possibili risultati futuri: l’aeroporto di Cagliari ha chiuso in attivo le ultime due annate (conti positivi per 13 e 15 milioni) e il traffico passeggeri è in crescita costante.

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