Conti pubblici

Affitti brevi e banche, scontro sulla manovra  

Maggioranza in fibrillazione per locazioni ed extra-profitti, si tratta sui tagli ai ministeri 

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La manovra non è ancora in Parlamento, ma la sessione di bilancio già si preannuncia calda. A mandare in fibrillazione la maggioranza bastano i contenuti di una prima bozza in 137 articoli. L’aumento a sorpresa della tassazione sugli affitti brevi fa infuriare Forza Italia e raccoglie critiche anche dalla Lega. I due alleati si dividono invece ancora una volta - dopo la pace esibita in conferenza stampa accanto alla presidente del consiglio - sul capitolo delle banche, ancora aperto per eventuali modifiche. E mentre fa discutere l’assenza di Quota 103 e di Opzione donna, proseguono le trattative dei ministeri con la Ragioneria per rimodulare i tagli.

Il testo definitivo

Il testo definitivo della legge di bilancio è ancora al Mef per le ultime limature, suscettibile di cambiamenti fino all’ultimo. Al Senato lo attendono in settimana. La partita più delicata da sbloccare resta quella del contributo delle banche. Le misure contenute nella bozza - cinque articoli tra cui l'affrancamento della riserva, l'aumento dell'Irap, la sospensione delle Dta e la deducibilità degli interessi passivi - potrebbero subire qualche modifica, seppure non sostanziale, anche dopo gli incontri di ieri e oggi tra il Mef e l’Abi.

Inoltre, come da prassi, il governo deve anche comunicare le nuove norme alla Bce che dovrà passarle al vaglio. Francoforte si prenderà qualche giorno per emettere un parere. Il rischio è che si ripeta quello che avvenne nel 2023, con il flop della tassa sugli extraprofitti delle banche: dopo l’intervento della Bce, l'esecutivo la cambiò dando alle banche la possibilità di accantonare il capitale invece di versare la tassa.

La spaccatura

Nell’attesa la maggioranza torna a spaccarsi. La Lega non molla il pressing sulle banche e alza il tiro: «Se si lamentano non sono cinque ma sono sei, sono sette i miliardi», avverte Matteo Salvini. Non si fa attendere la risposta piccata di Forza Italia. «A parte che non c'è un solo partito al governo, ce ne sono tre. Quindi non è che uno decide per gli altri», dice Antonio Tajani, che invita alla calma. «Non credo si debba avere un atteggiamento punitivo».

Prova ad arginare il pressing leghista anche FdI, con il capogruppo alla Camera Galeazzo Bignami, che allontana l’ipotesi di prelievi sugli extraprofitti alla Robin Tax: «Stiamo creando le condizioni affinché ci sia un co-interesse da parte delle banche a beneficiare di un'aliquota con un abbassamento dal 40 al 28 della misura di prelievo».

Affitti brevi

A gettare nel caos la maggioranza è anche l'aumento della tassazione degli affitti brevi. Forza Italia non nasconde irritazione. «Non eravamo stati informati, lo abbiamo letto nelle bozze», dice il portavoce Raffaele Nevi, che detta la linea: «È una scelta profondamente sbagliata». Al fuoco di fila degli azzurri, che promettono modifiche in Parlamento, si accoda anche la Lega: «Non mi sembra un buon modo di aiutare la domanda interna e l'iniziativa privata», dice Salvini.

«Se la finalità è favorire le locazioni di lunga durata, la strada giusta non è punire gli affitti brevi», dice Confedilizia. Mentre le opposizioni colgono la palla al balzo per evidenziare le difficoltà del centrodestra: «Questa manovra è figlia di nessuno. I partiti di maggioranza stanno progressivamente prendendo le distanze da norme che aumentano le tasse e non offrono alcuna visione», dice il Pd.

Le pensioni

Fa discutere anche il capitolo pensioni: spunta una stretta per l’aumento delle minime (i 20 euro in più saranno solo per gli over 70), mentre accanto alla proroga dell'Ape social non figurano la proroga di Quota 103 e di Opzione donna. «Si è peggiorata la situazione», dice la Uil. Il M5s promette le barricate in Parlamento: «Il governo peggiora la Fornero», dice Giuseppe Conte.

Nella bozza sparisce anche il Fondo per il rinnovo del Ccnl delle Funzioni locali, denuncia la Uil Fpd, che chiede al governo chiarezza. A preoccupare sono anche i tagli al cinema, mentre le associazioni avvertono: sono a rischio migliaia di posti. Sarebbe invece alle battute finali la trattativa sui tagli ai ministeri. La manovra è «complessa e ciascuno di noi deve fare sacrifici», dice il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo.

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