Oltre dieci miliardi di euro e appena cento milioni di massa manovrabile. Questi i numeri della Finanziaria 2026, ieri al centro di un vertice di maggioranza con tutti i consiglieri del Campo largo, l’assessore al Bilancio Giuseppe Meloni e la presidente della Regione Alessandra Todde. Per il momento sembra preclusa la possibilità di aumentare la massa manovrabile, ovvero la quota di bilancio svincolata e utilizzabile per investimenti e nuove politiche. Meloni ha parlato di «una situazione non semplice rispetto alle entrate, non ci sono nuovi margini. Le abbiamo incrementate di cento milioni rispetto alla Manovra dello scorso anno, cifra però appena necessaria a coprire l'adeguamento del nostro fondo della sanità (previsto per legge) all'aumento di quello nazionale. Ora si tratterà di capire se nel momento in cui approveremo il disegno di legge, saremo nelle condizioni di trovare ulteriori entrate oppure se dobbiamo attendere l'accordo con lo Stato, che ci auguriamo possa avvenire prima del 31 dicembre, per avere maggiori margini e quindi chiudere una legge finanziaria che sia più ambiziosa di quello che può essere oggi».
La vertenza
Per tutti questi motivi cresce l’attesa per la convocazione del tavolo con il governo nazionale finalizzato alla soluzione della vertenza entrate da 1,7 miliardi di euro, e che nelle casse della Sardegna potrebbe portare intorno al miliardo di euro. La Regione spera in un accordo a breve, così da poter programmare nuove risorse già nella legge di bilancio.
Tavolo con il Governo
La Regione ha già chiesto l’apertura di un tavolo al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Il primo incontro era atteso entro settembre. «Il tavolo – ha precisato Alessandra Todde – serve anche a chiarire quante di queste somme potranno essere utilizzate già nella prossima manovra e, soprattutto, a superare un meccanismo che da troppo tempo blocca i fondi spettanti alla nostra Regione nelle maglie dello Stato centrale». La convocazione non è ancora arrivata ma, ha puntualizzato Todde, «il ministro ha dato massima disponibilità e ci siamo sentiti anche nei giorni scorsi. Intanto abbiamo predisposto un documento articolato di richieste, che comprende anche la revisione dei tetti di spesa del 2009, ormai superati e non più adeguati alla realtà economica e istituzionale di una Regione a statuto autonomo come la Sardegna». Resta fermo, ad ogni modo, «l’obiettivo condiviso di arrivare al via libera alla Finanziaria entro la fine dell’anno, in modo da permettere a Comuni e Province di programmare in maniera concreta e con basi solide».
L’opposizione
Il capogruppo di Fratelli d’Italia Paolo Truzzu registra il fatto positivo che «non si andrà alla primavera inoltrata perché, per fortuna, si è scelto di fare per tempo la Finanziaria». Detto questo, «sul fatto che le risorse siano scarse, non è certo una novità. Magari si potrebbe iniziare a capire quali siano le spese superflue all’interno del bilancio». Comunque, «attenderei di vedere il testo una volta approvato in Giunta».
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